Grande Fratello Vip si allunga, l’annuncio ai concorrenti, ossia come si fa una certa televisione (nonostante la retorica di Signorini)
Ecco perché va applaudita la costruzione televisiva del momento clou della puntata di ieri del Grande Fratello Vip
Qui siamo su TvBlog e quindi si parla di televisione, non si fanno strampalate analisi sociologiche. Ergo, partiamo da un concetto base: il prolungamento del Grande Fratello Vip 5 sino all’8 febbraio, come anticipato da Blogo ad ottobre scorso, significa che il reality di Canale 5 sta andando bene. Non è un “enorme successo” come lo ha definito ieri in diretta un particolarmente in forma Alfonso Signorini, ma evidentemente per Mediaset si tratta di una produzione che soddisfa e che conviene anche dal punto di vista economico. Non può sfuggire nemmeno al peggior nemico di Signorini (Barbara d’Urso ci leggi? Si scherza, oh) che da settembre ad oggi un solo prodotto televisivo, il Gf Vip, appunto, è riuscito a coprire due prime (ma anche seconde e terze) serate di Canale 5 a settimane, ha dato materiale a molte trasmissioni del gruppo e regalato visualizzazioni, interazioni e chiacchiericcio sulle piattaforme digitali, social inclusi. Per tacere dei soldi del televoto e di tutto il resto dell’indotto.
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Il momento più atteso della puntata di ieri sera era senza dubbio proprio quello in cui Signorini avrebbe dovuto comunicare ai concorrenti, ignari (o quasi) del corposo allungamento del programma, che la reclusione sarebbe proseguita di altri due mesi e mezzo, rispetto a quanto previsto nel contratto. E gli autori del reality lo hanno scritto, costruito e confezionato in maniera praticamente perfetta, posizionandolo al momento giusto (cioè a mezzanotte, allorquando gli ascolti dei reality solitamente si impennano), dando dimostrazione di come si fa non soltanto una scaletta ma più in generale un certo tipo di televisione.
Il crawl accattivante “tra poco uno sconvolgente annuncio per i vip“, l’rvm emozionale sul “percorso” fin lì intrapreso dai concorrenti (grandissimi protagonisti Selvaggia Roma e Giulia Salemi, ah no!), le clip con i video messaggi dei parenti (lanciato a parte – non si sa perché – quello del figlio della Gregoraci che se la gode a Dubai, beato lui): tutti elementi che hanno contribuito ad alimentare il pathos narrativo. Decisivo poi il lungo discorso a singhiozzo di Signorini infarcito di quella retorica solitamente insopportabile (“il nostro pubblico a casa ci ha fatto a gran voce un’unica richiesta“, “siete una famiglia che fa parte delle famiglie, avete una grande responsabilità“), ma che funziona, ahinoi, alla perfezione nel contesto del Gf Vip.
Il risultato è una curva degli ascolti che dopo la mezzanotte è schizzata fino al 35% di share (in media la puntata è stata vista da 3.497.000 telespettatori per uno share del 20.22%).
Insomma, ok, riflettiamo sul valore simbolico del Grande Fratello in onda anche durante le vacanze natalizie alla fine di un anno per moltissimi versi drammatico; ok, ironizziamo sul fatto che la Casa, quella di Cinecittà, sarà praticamente l’unica in Italia a poter aggirare, restando nella legge, il divieto che riguarderà noi comuni mortali di affollare le nostre con parenti e familiari per pranzi, cenoni e tombolate. Ma alla fine, la cosa più giusta da fare è dare atto agli autori del Gf Vip – solitamente bistrattati a prescindere – di aver ‘semplicemente’ fatto bene il loro lavoro.