“Non avrei squalificato Fausto Leali”. Parola di Pupo, che del Grande Fratello Vip è uno dei pilastri. Un Ghinazzi di lotta e di governo che, ai microfoni de La Zanzara, si concede riflessioni che durante il reality esprime col freno a mano tirato. “Secondo me è stato anche lui un po’ discriminato perché gli è stato detto mille volte ignorante”, dice il cantautore. “Dare dell’ignorante a qualcuno è assolutamente discriminante”.
Sul piatto finiscono due vicende: la più recente legata al termine ‘negro’ che Leali ha rivolto a Enock Balotelli e la precedente uscita su Benito Mussolini.
“Io ho una caratteristica, so muovermi nei meandri insidiosi del politicamente corretto perché faccio la tv”, sostiene Pupo. “Non lo avrei detto semplicemente per questo. Firmo degli accordi con aziende dove certe cose non si devono dire”. Lo stesso discorso vale quindi per Leali: “Fausto ha firmato un accordo con Mediaset. C’è un comportamento etico, alcuni argomenti non si possono affrontare e alcune parole non si possono dire, c’è scritto che non si può ledere quello che è il sentiment. Se Mediaset non avesse squalificato Fausto probabilmente avrebbe avuto delle conseguenze anche fastidiose sotto il profilo legale che vengono da quelle associazioni che stanno col fucile puntato e poi te la fanno pagare. Ha firmato un accordo, non andava squalificato per ignoranza ma perché ha firmato un accordo”.
In merito alle “cose buone” fatte dal Duce, Pupo precisa che quelle esternazioni erano state tollerate dal Gf, nonostante l’ammonimento avvenuto in diretta. “L’informazione sommaria sul Duce che ha fatto cose buone e cattive è quella che arriva a degli ignoranti come noi. Leali, lo dico con affetto, magari guarda Paolo Mieli mezzo assonnato e sente dire che il Duce ha incrementato la comunicazione ferroviaria, ha costruito le stazioni e poi fatto anche le leggi razziali. Non si rende conto del peso di una cosa rispetto ad un’altra e va a dire quello che dice”.