Grande Fratello Vip 3, a un mese dalla finale “non c’è più niente da fare”
Tutti i fili narrativi sono stati intrecciati o definitivamente sciolti: di chi è la colpa?
Manca poco meno di un mese alla finale della terza edizione del Grande Fratello Vip, il reality show di Canale 5 condotto da Ilary Blasi e Alfonso Signorini. Un mese di emozioni, passioni smodate e scontri epocali? Sulla carta, tutto l’opposto: si prospettano settimane tra le più noiose della storia del programma; all’orizzonte, dinamiche più prevedibili dei saldi a gennaio.
A causa dell’esclusione prematura dei personaggi armeggioni più interessanti per lo sviluppo di dinamiche frizzanti, molti dei quali buttati fuori dal gioco senza essere stati nemmeno sfilettati per finire – almeno con un dito – nel tritacarne di Cinecittà, le stanze della casa del Grande Fratello rischiano di diventare gabbie per animali da spettacolo sfiancati, dimentichi della loro missione: fare intrattenimento, rendersi appetibili per il pubblico, affamato di “pane e giochi circensi”; invece, salvo colpi di genio dell’ultimo minuto, i fili narrativi sono già stati tutti intrecciati e crediamo che anche i telespettatori meno attenti sappiano sin da ora descrivere tutti i probabilissimi scenari del reality da qui alla fine del programma.
Per ciò che riguarda la storyline di Stefano Sala e Benedetta Mazza, è stato lo stesso opinionista Signorini ad evidenziare le affinità con l’inciucio ben più succulento tra Cecilia Rodriguez ed Ignazio Moser della scorsa edizione del reality. Bacio o separazione tra i due che sarà, con Dasha poco interessata ad intervenire in puntata (Dasha, porta nuova linfa!), sembra proprio che l’affare sentimentale rimarrà ancorato alla fase di esplorazione. Francesco Monte e Giulia Salemi, gli altri piccioncini del gioco, sono stati spremuti fino al midollo, ma non è scontato che continueranno ad essere protagonisti delle dirette in prima serata, soprattutto ora che iniziano a lasciarsi andare a maggiori tenerezze. Chiuso il capitolo con l’eliminato Elia, Jane potrebbe incontrare il suo ex, e non è scontato che a Giulia Provvedi possa toccare la visita del suo Pierluigi Gollini e ad Andrea Mainardi quella della sua “Tripolina”.
Con Lory Del Santo ed Ivan Cattaneo – unica scheggia impazzita rimasta in gioco – a rischio eliminazione, dobbiamo aspettarci quattro settimane di pance oleate in Dark Room, vasche da riempire con wurstel e cibo per cani, nuovi allettanti metodi di nomination, che continueranno ad impedire ai giocatori di sviluppare una propria strategia di gioco coerente? A dire il vero, c’è una strategia che sembra andare di moda, quest’anno più dei precedenti, quella che ha garantito la vittoria ad Alessia Macari e Daniele Bossari, che può essere riassunta con una citazione leggendaria tratta dall’Ecce bombo di Nanni Moretti: “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo”. E gli Amici di Ilary Blasi sono venuti, e sono pure rimasti, alla faccia della Giorgi e della Fusco.
Di chi la responsabilità del crollo dello sviluppo della narrazione? Del pubblico che si riconosce maggiormente nei vip-mica-tanto-vip (la lotta alla casta pare arrivata in ritardo anche nei reality show), tanto da preferirli negli scontri al televoto alle vere celebrità? Degli autori, che hanno voluto giocare la partita dell’edizione sui talk e coi concorrenti fuori dal gioco? Del cast, ricco di personalità poco esclusive e di inquilini evidentemente inadatti alla vita da reality? Il campanello d’allarme definitivo è che la stessa Gialappa’s band, i cui interventi in prima serata sono sempre più rilegati alla registrata e nei momenti morti da riempire, punta ancora a recuperare i filmati degli sproloqui della Marchesa d’Aragona. Fuori dalla casa da 20 giorni.