Grande Fratello 2014, Andrea: “Chi è quel mongolo che piange” Offesa grave da espulsione immediata?
Andrea Cerioli del Grande Fratello 2014 e la battuta infelice dopo una sorpresa della mamma
Andrea Cerioli è stato, sicuramente, uno dei protagonisti indiscussi dell’ultima puntata del Grande Fratello 2014. Un eroe in negativo di una serata piuttosto soporifera dal punto di vista dei contenuti originali ed innovativi promessi in sede di conferenza stampa (ma c’è tempo per ingranare la giusta marcia). Dopo essere stato rassicurato dalla sorella Giada sulle condizioni di salute della mamma (in netta ripresa), il concorrente ha condiviso con i propri compagni d’avventura le emozioni del videomessaggio della famiglia lasciandosi, però, andare ad una frase piuttosto colorita:
Chi è quel mongolo che piange?
Non c’è alcun riferimento testuale all’impero d’Oriente che conquisto mezzo mondo intorno al XIII secolo o alla popolazione dell’Asia a cavallo tra Cina e Russia. Molti telespettatori hanno colto immediatamente il chiaro riferimento all’espressione, arcaica, scolastica, triviale e dispregiativa rivolta alle persone affette da Sindrome di Down. Una formula usata tra amici al bar e, forse, televisivamente poco tollerabile:
Anno 2014, ancora si usa la parola “mongolo”. #GF13
— Piuttosto che 223 (@ale_223) 17 Marzo 2014
#GF13 : @GrandeFratello però dire mongolo che piange….i mongoli hanno le palle quadruple in confronto a voi — Andrangela (@Andrangela) 17 Marzo 2014
Andrea dice molto spesso mongolo sarà un’inflessione dialettale sua ma non va bene diteglielooooooo #GF13 — ✨GIORGIO✨ (@GIORGINODJ) 17 Marzo 2014
La frase sul “mongolo che piange” dovrebbe essere immediatamente sanzionata. È come una bestemmia o anche peggio. #GF13
— Stegosauro (@Stegosauro) 17 Marzo 2014
Andrea mio cugino è mongolo come dici tu. Si chiama sindrome di down e rende i ragazzi speciali piu di te vergognati #GF13
— marco volpi (@marcovolpi6) 17 Marzo 2014
MONGOLO. Non lo sentivo dalla prima media. #GF13
— Annalisa Lupo (@annalisalupo) 17 Marzo 2014
Poche inequivocabili parole paragonate quasi ad una bestemmia perché tocca la sensibilità di una fetta di pubblico molto vasta. Prenderà provvedimenti il Grande Fratello per l’agente di commercio o lascerà scorrere l’accaduto con una sentenza definitiva del tipo: “So’ Ragazzi…”? Alla degenerazione ideologica e lessicale non c’è mai fine!
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