Gf15, appello del Moige: “Mettete fine a questo disastro”
“Non solo trash e volgarità, ma anche odio e bullismo”
Questa sera andrà in onda la terza puntata del Grande Fratello, ma durante la settimana il reality è stato nell’occhio del ciclone per i numerosi episodi di violenza e bullismo, specialmente nei confronti di Aida Nizar. Ci saranno squalifiche? Nel fratempo il Moige – Movimento Italiano Genitori, non è riuscito a rimanere in silenzio e dopo le numerose segnalazioni ha deciso di emanare un comunicato, per tranquillizzare i genitori che hanno a cuore ciò che i figli guardano in tv.
Questa la prima azione immediata. Questo comunicato stampa è stato appena diffuso tramite tutti i nostri canali.
GF: ci…
Pubblicato da Moige – Movimento Italiano Genitori su lunedì 30 aprile 2018
Le parole del Moige sono chiare: qui non si parla solo di trash e volgarità, ma proprio di bullismo e odio
GF: Mettete fine a questo disastro. Il Grande Fratello continua a violare, palesemente e senza alcun ritegno, ogni elementare principio di decenza non più solo televisiva ma umana, scegliendo scientemente di creare situazione di scontro con personaggi discutibili che offendono non solo la dignità di tutti gli spettatori, ma anche la memoria delle numerose vittime di violenza e bullismo, dei loro genitori e familiari.
Negli ultimi anni ci siamo attivati, insieme a istituzioni, scuole, aziende per fronteggiare la piaga del bullismo, del cyberbullismo e della violenza, realizzando faticosi percorsi formativi per sensibilizzare i nostri figli al rispetto, all’educazione, al saper ascoltare gli altri.
Per questo non possiamo accettare che un programma di tale squallore venga trasmesso in tv, veicolando esempi e modalità di comportamento diseducativi e violenti. E’ necessario attivare un fronte comune contro questa cattiva maestra televisione.
Ci appelliamo al senso di responsabilità di Agcom e del Comitato Media e Minori, appena insediatosi, e chiediamo di intervenire con forza per porre fine a questo tristissimo spettacolo.E rivolgiamo, inoltre, il nostro appello alla responsabilità a tutte le aziende per chiedere non solo il ritiro degli spot ma che scelgano di legare il loro nome a progetti di educazione contro il bullismo, piuttosto che a programmi televisivi che trasmettono violenza.
L’appello del Moige è chiaro. Verrà ascoltato?