Grande Fratello 12 contro Fiorello: sconfitta su tutti i fronti
Grande Fratello 12 bastonato da un Fiorello sottotono: una doppia sconfitta per il reality
L’ultima puntata de #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend è stata archiviata con ascolti stratosferici, complice anche una durata maggiore, che ha permesso di superare lo scoglio del 50% di share, catapultando Fiorello nell’olimpo delle divinità televisive. Quella di ieri è stata una puntata ancor più celebrativa delle precedenti, grazie ad ospiti che non hanno fatto altro che tessere le lodi dello show-man siciliano; tra Benigni, Jovanotti e Pippo Baudo, l’ego già piuttosto accentuato di Fiorello deve aver subito un’impennata da non sottovalutare.
Su queste pagine abbiamo già dato più volte la nostra opinione negativa sullo spettacolo, tanto che qualcuno ha addirittura pensato che ci fosse una sorta di “accanimento” nei confronti di Fiorello. Ma così non è, e anche la puntata di ieri, dalla quale ci saremmo aspettati dei veri e propri fuochi d’artificio, ha avuto come leit motiv la noia. Le quattro serate de #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend hanno avuto la stessa struttura di una messa: l’introduzione, il saluto del sacerdote Fiorello, lunghe prediche, qualche momento cantato e una conclusione.
Sono cambiati gli ospiti, ma la base è rimasta la stessa, ripetuta per quattro settimane sia nelle parti più divertenti che in quelle più banali e sottotono. Stesse parodie, stessi argomenti dei monologhi, come se cambiare, dopo il risultato della prima puntata, fosse un rischio. Meglio navigare in acque sicure per non destabilizzare i fedeli, avranno pensato gli autori. E gli ascolti hanno dato loro ragione, trasformando lo show in qualcosa da celebrare a priori, senza possibilità di critica.
Ma ciò che è andato in onda è lontano anni luce da quello che avevamo visto in Stasera pago io e lo stesso Fiorello, in queste serate parso a volte addirittura “stanco”, ha dato un decimo delle proprie potenzialità. Proprio per questo la debacle del Grande Fratello 12 – ieri al 13.23% di share – è pesante e dovrebbe, per la produzione del reality e per i vertici di Canale5, essere ancor più difficile da digerire.
Lo si dice ogni anno: l’edizione in corso è la più brutta/noiosa/sciocca/ripetitiva di tutte. Ma qualcosa è sempre riuscito a salvare il reality dal baratro, che sia stata una storia d’amore, un tradimento, un cast particolare o quant’altro. Quest’anno all’orizzonte non c’è nulla che ne possa evitare il declino e tutti gli elementi portano a pensare che, nonostante la sicura risalita degli ascolti dalla prossima settimana, il Grande Fratello non si riprenderà mai del tutto.
In queste puntate la produzione del reality si è giocata già tutte le carte possibili: il concorrente dal passato travagliato, la caccia al gay, il segreto inconfessabile, le nomination aperte con conseguente uscita “forte”, l’entrata di nuovi inquilini che scombussolassero gli equilibri. Ma gli spettatori non hanno abboccato, preferendo altri lidi. Andare avanti fino a maggio sarà davvero dura.
Sapete qual è, per la sottoscritta, il principale indice di “vitalità” del reality? Mai dire Grande Fratello, il programma satirico della Gialappa’s che ogni anno offre una visione diversa – e più fedele alla realtà rispetto alle strisce quotidiane – di ciò che sta accadendo nella casa. Anche dalle edizioni da dimenticare la Gialappa’s era riuscita a tirar fuori qualcosa di esilarante dagli inquilini, cosa che quest’anno non sta accadendo. Quando viene dedicata metà puntata al lancio dei gavettoni e l’altra metà all’ignoranza dei concorrenti, evidentemente c’è qualcosa che non va.
E qui torniamo a Fiorello e al suo successo. Be’, un merito gli va riconosciuto: quello di aver fornito un’alternativa all’ormai superato Grande Fratello che non fosse una fiction sui preti. Il che, in un rapporto qualità/ascolti, non giustifica comunque il 50% di share di ieri, ma se è servito almeno un po’ a far riflettere i vertici di Canale5, allora gridiamo tutti insieme: Viva Fiorello!