Grande Fratello 11, un amico di Pietro Titone a TvBlog: “Non ha bestemmiato!”
Quando fai opinione come la fa anche TvBlog, quando lavori per il blog più letto che parla di tv in rete, capita anche che su Facebook tu venga contattato sulla base di un articolo firmato con nome e cognome da persone che non hai mai sentito prima. Dopo aver insinuato il dubbio ieri che Pietro
Quando fai opinione come la fa anche TvBlog, quando lavori per il blog più letto che parla di tv in rete, capita anche che su Facebook tu venga contattato sulla base di un articolo firmato con nome e cognome da persone che non hai mai sentito prima. Dopo aver insinuato il dubbio ieri che Pietro non avesse bestemmiato al Grande Fratello 11 (e dal sondaggio tutt’ora aperto tra i lettori il dubbio è diventato quasi certezza), ieri sera mi ha scritto un caro amico di Titone (Gabrio Gamm), toscano e senese come lui, che mi ha chiesto di poter dare la propria opinione circa quella che considera un’ingiustizia nei confronti del concorrente gieffino. E’ lui stesso, che vedete ritratto nella foto assieme a Pietro, che ci tiene (anche con un linguaggio colorito di cui ci perdonerete ma necessario a chiarire) a ribadire che Pietro non deve essere punito poichè ha usato un intercalare tipico toscano paragonabile ad uno lombardo, siculo o ligure. Riporto fedelmente ciò che mi ha scritto. A voi farvi un’opinione dopo il salto e rispondere, se volete, anche a lui.
“Abito a 5km da casa di Pietro, usciamo insieme abitualmente e ci conosciamo da più o meno 10 anni. Scrivo in merito alla sua presunta bestemmia, per chiarire un concetto chiave e smontare del tutto le accuse di blasfemia. Pietro parla con Davide della sua esperienza dentro la casa e se quello che ha detto, lo dovessimo scrivere, verrebbe fuori così: “…mi ripassano tutti gli 80 giorni in testa, e DICO: MAIALA quante stronzate ho combinato”.
Numero 1: Davide era a mezzo metro da Pietro, non ha avuto una mezza reazione e non ha minimamente accennato alla possibilità di una bestemmia.
Numero 2: La parola DICO in toscano, si pronuncia DIHO, senza la C (o meglio con una C molto aspirata che quasi scompare). Lo sanno tutti che noi aspiriamo le parole, tanto che appena usciamo di regione la prima cosa che ci fanno dire è “La Coca Cola con la cannuccia corta corta” e tutti ridono beatamente, non appena saltiamo tutte le C che compongono questa frase.
Numero 3: La parola MAIALA (e non MAIALE come i mal pensanti vogliono far credere) è assolutamente un intercalare toscano. Noi usiamo MAIALA esattamente come a Milano si usa F.ga, a Genova si usa Belin, a Palermo si usa M..chia. Ad esempio, se accade una cosa bella, a noi viene spontaneo dire “Maiala che spettacolo”; se al contrario ne accade una brutta, allora esordiamo con “Maiala che schifo”. Questa vicenda è quindi il frutto evidente di un abbaglio colossale, dato da un’inflessione, una calata, che tutta Italia ci riconosce. Pietro non merita assolutamente nessuna sanzione, dal momento in cui non ha bestemmiato.”Gabrio Gamm
Voi cosa ne pensate?