Grande Fratello 11 – L’edizione delle bestemmie vinta dal bravo ragazzo Andrea Cocco. Finalisti nazionalpopolari per un programma di liti e corna

Grande Fratello 11 – La finale e il vincitore

E’ finita l’edizione più lunga del Grande Fratello, l’undicesima: arriva al suo capolinea poco dopo le dichiarazioni di Donelli che ha annunciato che già si prepara il Grande Fratello 12. E’ stata un’edizione talmente lunga che nel frattempo la conduttrice è rimasta incinta pur non avendo il tempo di portare a termine la gestazione in diretta.
E’ finita, con una finale a sua volta lunghissima e decisamente noiosa, fatta di momenti scontati, sorprese prevedibili e calma piatta, nonostante i confronti e i continui richiami al sogno e all’emozione. Il kitsch, secondo Umberto Eco, è rappresentato dal suggerire la sensazione che si dovrebbe provare in un dato momento. Ecco, la finale del GF11 è stata decisamente kitsch, a cominciare dal finto flash mob iniziale. Tutto come da copione, insomma, tranne la vittoria finale.

Bestemmie a iosa ed espulsioni, in questi sei mesi. E poi liti, urla e volgarità, più volte stigmatizzate nel corso delle dirette serali. Storie d’amore improbabili, corna naturalmente, immancabili, fra protagonisti della casa e chi nella casa non c’è mai entrato e ha agito da fuori.

Ma poi, la sorpresa: l’edizione più volgare di sempre del Grande Fratello viene vinta dal bravo ragazzo di turno, quello che non mostra emozioni eccessive – tranne quando gli comunicano in diretta d’esser cornuto. E persino lì, nella sofferenza, appare composto -, quello che si contiene e si controlla, quello che poi si innamora e si fa trattare da zerbino dalla Margherita Zanatta di turno (ora penserà d’aver trovato la gallina dalle uova d’oro?): Andrea Cocco, il vincitore del Grande Fratello 11.

Un concorrente compassato, mai sopra le righe, persino nel fronteggiare uno dei più aggressivi, Emanuele Pagano. Uno che ribalta il concetto di prendi una donna, trattala male e si fa trattar malissimo, uno che in qualche modo rispecchia lo stereotipo del bravo ragazzo, pure belloccio. Il televoto risicato (51% a 49%) lascia supporre che la vittoria di Cocco fosse davvero inaspettata.

In fondo, per quanto non si sia calcata troppo la mano sulle sue origini problematiche, Ferdinando Giordano, il figlio del camorrista sembrava destinato a una vittoria scontata: significativo, comunque, il fatto che i due meno volgari e meno violenti fra tutti i concorrenti si siano contesi il gradino più alto del podio.

Tutto sommato, due finalisti nazionalpopolari, mai litigiosi.
E una pacatezza e un senso della misura, per Giordano e Cocco, che non hanno, come contraltare, il resto del programma, che ha visto, invece, autori e produzione molto impegnati a fomentar confronti, a raccontar storie di corna, a suscitare liti, a esaltare i personaggi che garantiscono il maggior tasso di scontro – ma senza esagerare troppo – come Guendalina, e che poi non riescono a fare a meno di chiudere il programma così come si era aperto, sei mesi fa.

Con un omaggio – non necessario – a Pietro Taricone.

Tant’è, non è finita davvero, nemmeno questa volta. Il Grande Fratello 12 è dietro l’angolo e ci si chiede, legittimamente, cosa ci aspetterà, questa volta. Perché al peggio non c’è mai fine. Nel frattempo, se non altro, Alessia Marcuzzi potrà diventare mamma serenamente, lontana dalle telecamere e dai confessionali. Quando finirà? Non ci è dato saperlo.