Grande Fratello 10 – La moglie di George Leonard fonda un’associazione “a sostegno delle vittime delle aggressioni mediatiche”
Ci mancavano i sindacati a favore delle mogli dei concorrenti del Grande Fratello. L’ultima edizione del Reality Show più famoso del Sistema Solare ha generato un caos famigliare senza precedenti, quello legato alle vicende del “Principe” George Leonard, uno incapace di esprimere un concetto di senso compiuto durante tutta la durata della sua permanenza nella
Ci mancavano i sindacati a favore delle mogli dei concorrenti del Grande Fratello. L’ultima edizione del Reality Show più famoso del Sistema Solare ha generato un caos famigliare senza precedenti, quello legato alle vicende del “Principe” George Leonard, uno incapace di esprimere un concetto di senso compiuto durante tutta la durata della sua permanenza nella Casa. L’ex compagna del suddetto, nonché madre di suo figlio, ha deciso di voler fondare un’associazione “a sostegno delle vittime delle aggressioni mediatiche”. Non si parla, naturalmente, di vittime di senso compiuto e fatale, ma degli sfortunati parenti o amici coinvolti, dove non sepolti, loro malgrado dalla valanga di notorietà ottenuta dai congiunti. La donna ha dato incarico della cosa al suo legale, l’avvocato Giovanni Picuti, lo stesso che già si occupa della contesa generale, quella riguardante gli interessi del figlio avuto proprio da George. Spiega la Giommi:
“Sto vivendo una dolorosa esperienza di madre e di donna, che ha visto, dal giorno alla notte, cambiare radicalmente la sua vita per la mancanza di scrupoli da parte del mio ex compagno, George Leonard. Non cerco la compassione di alcuno, consapevole che molte persone si sono trovate peggio di me. Ho comunque deciso di adoperarmi nel sociale, fondando una associazione, senza scopo di lucro, a sostegno delle vittime delle aggressioni mediatiche. Tutti dovremmo adoperarci per sconfiggere l’imbarbarimento della società civile, a cui ha contribuito anche l’impoverimento di contenuti dei palinsesti televisivi e di alcuni organi di comunicazione”.
La Giommi attribuisce le giuste responsabilità all’ex compagno ma, soprattutto, e sta qui la “rivoluzione”, grandi colpe sono date anche a chi produce tali show consumistici:
“George ha le sue colpe e per questo ho deciso di chiudere con lui. Ma altrettanto responsabili devono considerarsi coloro che producono programmi, e quanti ne permettono la diffusione, che calpestano i valori fondamentali della famiglia e degli individui. Farò il possibile perché in questo Paese si affronti, e si risolva una volta per tutte, l’uso indiscriminato e volgare dei mezzi di comunicazione, incuranti delle esigenze altrui, e così facendo travolgono la vita privata, minacciano l’integrità delle famiglie e la serenità dei minori”.
