Grande Fratello 10 – Gabriele Belli a TvBlog: “Basta con questo binomio trans=prostituzione. Veronica? Una gattina bagnata che si alliscia tutti”
Nella sesta puntata di Grande Fratello 10, che ha registrato il record d’ascolti, è stato eliminato il personaggio forse più discusso, quel Gabriele Belli che ha fatto parlare di sè per il suo percorso da donna a uomo che è tutt’ora in atto. Abbiamo intervistato il trans ex Elettra ora Gabriele e ne è uscito
Nella sesta puntata di Grande Fratello 10, che ha registrato il record d’ascolti, è stato eliminato il personaggio forse più discusso, quel Gabriele Belli che ha fatto parlare di sè per il suo percorso da donna a uomo che è tutt’ora in atto. Abbiamo intervistato il trans ex Elettra ora Gabriele e ne è uscito un ritratto davvero interessante di una persona ‘con gli attributi’ che sa quello che vuole e che fa di tutto per ottenerlo. Vi invitiamo quindi a leggere questa lunga chiacchierata perchè scoprirete delle sue sfaccettature non mostrate interamente nella casa.
Prima notte nella vita ‘normale’ dopo l’esperienza al Grande Fratello. Avrai saputo che si è parlato molto di te e della tua storia…
“Sì, mi è stato accennato che c’è stato qualche scossone mediatico, qualche chiacchiera su di me, contro di me, intorno a me.. Ho sentito.”
Ovviamente sapevi che la tua storia avrebbe fatto parlare il pubblico fuori.
“Doveva. Questo è il motivo per cui sono entrato. Far parlare per poter guardare una realtà scomoda per alcuni ma che inevitabilmente esiste”.
Hai detto a questo proposito che sei entrato perchè volevi dimostrare a tutti che se si vuole qualcosa la si può ottenere. Pensi di essere riuscito nel tuo intento?
“Assolutamente. Credo ci sia ancora molto da fare e ogni giorno se ne potrà fare, sia meno mediaticamente sia più privatamente. E’ stato fatto comunque tantissimo, perchè il messaggio che volevo dare è passato nel cuore delle persone che lo hanno capito. Non significa schiacciare gli altri, è avere la dignità verso se stessi e verso gli altri”.
Tuo malgrado sei capitato in un momento in cui in tv non si fa altro che parlare di trans…
“L’ho scoperto questa notte, è successo qualcosa che dovrò andare ad approfondire. Si parla di trans da tempo, purtroppo se ne sta parlando molto male e con degli scandali che non mettono in luce qualcosa che esiste di bello in ognuno di noi. Basta con questo binomio trans=prostituzione!”.
Proprio domenica a Domenica Cinque alcune trans non hanno dato una buona immagine di loro però…
“Conosco tantissime trans meravigliose che lavorano come segretarie, come avvocati, ecc. Donne, punto. Che si fanno il mazzo come donne, che vogliono emergere per le loro parità e dignità e ogni volta si trovano a doversi confrontare con il ritorno della T, questa lettera scarlatta che ci viene bollata e non aiuta. Spesso quando si parla di trans noi maschietti non ci mettiamo la faccia e diventiamo invisibili, io ho voluto fare la differenza. E non siamo pochi, siamo molti, a Milano quasi la metà. E’ facile dietro la barba di un viso maschile nascondere tutto il resto”.
Parliamo di quello che è accaduto nella casa. Sei stato tutta la settimana in nomination con Mauro, il ragazzo che ha avuto agli inizi più difficoltà di entrare nel gruppo. Tu invece, quasi da subito hai legato con lui. Come mai? Forse perchè anche lui come te era in un certo senso un outsider?
“Assolutamente sì, perchè in due modi differenti che poi ci hanno unito siamo simili. Siamo stati visti il ritorno alla realtà per un gruppo che sembrava quasi in vacanza. E siamo stati accolti male. Quando per esempio qualcuno mi è venuto a dire che ero entrato nella casa diverso, educato e quindi ero il migliore, questa cosa mi ha fatto irritare non poco. Non esiste un migliore o un peggiore di come si entra in una casa che non è la tua. La Casa del GF era un regalo, un dono prezioso e non potevo fare il padrone: qualcuno invece se l’è sentita come casa sua, dove c’era la sua vita, i suoi amici e chiunque entrava andava a rompere questi equilibri”.
Il GF è fondamentalmente un gioco e si approntano delle strategie; pensi che questro ostruzionismo nei tuoi confronti sia stato dovuto alla tua storia che secondo alcuni poteva portarti alla vittoria finale?
“Non penso sia stato per questo. Forse qualcuno l’ha immaginato ma per quanto abbia visto un ego grande dei miei coinquilini, non penso siano arrivati anche a pensare questo. A pelle, ho rotto le scatole. Quando qualcuno mi ha detto siamo amici dopo una settimana mi veniva da ridere, credo si potesse avere un legame: come si fa ad essere amici quando poi si gioca per eliminarsi?”
Avevi già provato ad entrare nella casa?
“No, solo dopo il passaggio, non sono mai stato un fruitore del Grande Fratello tranne il primo. Non perchè ne dicessi male, ho sempre pensato fosse un circo mediatico ma non mi sono mai soffermato a guardarlo. Quando ho unito i puntini della mia vita con una storia d’infanzia che non avrei augurato al peggior nemico, una storia di vita oggi che può dire qualche cosa, ho pensato di provarci e mi sono messo in gioco. Se questa cosa poteva aiutare ragazzi come me a 30 anni o 40 ad uscire dal loro guscio ben venga. E se questa cosa poteva aiutare amici, parenti, conoscenti a dire che ‘si può fare’, perchè no?”
Fermo restando che ieri sera siete stati in ballottaggio fino alla fine, che cosa secondo te al pubblico della tua personalità non è piaciuto? Ti proponevi con un tono di superiorità verso gli altri forse?
“No, penso che al contrario Mauro meritasse perchè si è saputo mettere in discussione in una maniera giocosa, cosa di cui io non ero e non sono capace. Il pubblico avrà detto tra un Gabriele e un Mauro, il primo può raccontare la sua storia fuori, Mauro può rimanere nella casa perchè ci fa ridere. E lo so che Gabriele non fa ridere, non fa ridere manco a me, a volte mi annoio con me stesso”.
Nella casa al tuo annuncio tutti sono sembrati decisamente colpiti e ti sono stati vicini, ma dopo pochi giorni sono uscite le vere facce di alcuni. C’è stato un cambiamento di valutazione nei tuoi confronti o quando ti fecero coraggio in realtà fu fatto per buonismo verso le telecamere?
“In realtà, finchè non tocca qualcuno della tua famiglia, è sempre interessante conoscere storie diverse. Essendo poi questa una storia di transessuale e contenendo questa parola sessuale, già per questo colpisce e incuriosisce. Stimola le fantasie erotiche delle persone, basti pensare a domande dirette sui genitali o come faccio a fare l’amore. Quello che ha dato fastidio di me è il tipo di testa che si è sviluppato nel trapassare i generi”.
Tra gli scontri, quello più forte di tutti è stato con Veronica. Qualcuno ha detto che in realtà era un ‘chi disprezza compra’. Sei mai stato interessato a lei come donna fermo restando la tua fedeltà verso Gabriella?
“Assolutamente no, mi ha fatto tenerezza sin dal primo momento presentandosi come una gattina bagnata e impaurita che doveva capire come muoversi. Mi aveva detto che il mondo fa schifo, non tutti sono buoni, qui dentro c’è una marea di gente cattiva. Io l’avevo rassicurata dicendole che dietro il suo seno, le sue labbra, le sue extension c’era una persona. E aveva apprezzato. Mezz’ora dopo, forse dopo aver parlato con altri, ha iniziato ad inveire perchè quella frase era stata trasformata in maniera negativa, come se la disprezzassi. Quello che volevo dire io era che come sono entrato per sancire me stesso come uomo, lei avrebbe dovuto fare lo stesso come donna e non doveva chiedere a nessuno chi fosse. Non si può dire mi faccio schifo per quello che ho fatto fuori, perchè ti senti in colpa perchè hai ballato la lap dance. Oggi sei al Grande Fratello, le ho detto, vivitela!. E lei mi ha amato per questo. Quando poi mi sono accorto che continuava ad allisciarsi gli altri mi sono girate le scatole, cosa chiedeva a fare il mio consiglio? Per allisciarsi anche a me? No way a quel punto”.
Torniamo a te. Avevi detto che saresti entrato al GF per in qualche modo agevolarti anche economicamente con questa transizione nel diventare uomo a tutti gli effetti. Ora che non hai vinto il montepremi finale, andrai comunque avanti?
“Mi sarei dovuto operare in questi giorni, a dicembre. Non era per questo che volevo vincere, tanto più che lo vedevo molto lontano come obiettivo. Questa cosa avrebbe aiutato la mia relazione, la mia donna, le mie sorelle. La mia transizione è mia, voglio viverla da solo e non c’entra niente con il montepremi finale”.
E ora sei pronto in qualche modo a diventare una sorta di ‘fenomeno da baraccone’ andando ospite in tutte le trasmissioni televisive nelle quali inevitabilmente si parlerà della tua storia?
“Assolutamente sì. Unire il mio nome temporaneo e vederli in binomio e legati al transessualismo non è essere un fenomeno da baraccone, è qualcosa che ritengo molto bello soprattutto per me stesso. Sono felice di poterlo fare nel migliore dei modi e spero che possa servire a qualcosa. Dicono che ho una buona parlantina, potrei anche riuscire a spiegare bene tutto, ma ho scoperto anche che chi non vuole ascoltarti, non ti ascolta”.
Indubbiamente hai una buona dialettica. Hai mai pensato ad uno sbocco tuo nel campo televisivo dopo questa esperienza?
“Non mi sono mai posto questo obiettivo, mi sono accorto che mi piace lavorare con la gente. Mi piace formare le persone, credo che con determinate parole, molte pippe mentali comprese le mie si possano far sparire. Se il mondo dello spettacolo può darmi l’opportunità di aiutare delle persone, di essere al centro di un discorso più ampio, mi può interessare, sempre rimanendo me stesso logicamente”.
Per concludere, chi vince?
“Meriterebbe una riscossa anche per la storia personale che ha alle spalle, Mauro. Lui è un grosso orso grizzly che quando si muove può far danni, ma con le persone giuste che gli vogliono bene, può scoprire di sè una persona migliore. Tullio l’ha chiamato Maurizio, è come se fosse una sua seconda personalità, come Superman. Maurizio è quello che fa ridere, quello che piace alla Gialappa’s, Mauro che c’è dietro di lui invece ha tanta paura ma è un bell’uomo se solo lo scoprisse”.
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