Good Omens 2, Martin Sheen e David Tennant una coppia perfetta che meritava il ritorno: la recensione
Sei nuove puntate per la serie ispirata al romanzo di Terry Pritchett e Neil Gaiman da cui arrivano i due protagonisti
Venerdì 28 luglio su Prime Video in Italia e in altri 239 paesi del mondo, arriva la seconda stagione di Good Omens a più di 4 anni dal rilascio delle prime 6 puntate, considerate inizialmente come una miniserie. Prodotta da Amazon Studios, BBC Studios Productions, The Blank Corporation e Narrativia, la serie è infatti ispirata al romanzo di Neil Gaiman e Terry Pritchett il cui materiale si era esaurito nella prima stagione. Queste nuove puntate trattano quindi una storia diversa partendo dai personaggi, dall’ironia dell’universo Good Omens.
Good Omens 2 la trama
Il materiale del romanzo scritto da Nail Gaiman e Terry Pritchett si è esaurito con la prima stagione di Good Omens ma dopo aver salvato il modo dall’Apocalisse, il millenario rapporto tra il demone Crowley e l’angelo Azraphel non poteva essere archiviato. Gaiman ha raccontato che a lungo ha ragionato con Pritchett su un secondo romanzo ma senza esito, assicura però che le storie di questa seconda stagione sarebbero piaciute a Pritchett, morto nel 2015.
L’arrivo dell‘arcangelo Gabriele alla libreria di Azraphel nudo e senza memoria, getta nel caos le vite dei due protagonisti con l’inferno e il paradiso decisi a recuperare l’arcangelo che i due “traditori” stanno proteggendo, mentre cercano di risolvere il mistero di cosa gli sia successo. Un mistero che ci porta da prima dell’Inizio, ai tempi biblici, al furto di tombe nell’Edimburgo vittoriana, al Blitz nell’Inghilterra degli anni ’40, fino ai giorni nostri con una serie di “mini episodi” inseriti in ogni singola puntata.
Good Omens 2 la recensione
La seconda stagione di Good Omens ha un nome e un cognome. Anzi due: David Tennant e Michael Sheen. Quando hai due attori istrionici come loro, capaci di dar vita a personaggi unici e brillanti, li vorresti tenere per sempre legati a un progetto. I due avevano già salvato la prima stagione di Good Omens (da recuperare ovviamente su Prime Video se non l’aveste vista), decisamente poco convincente in tutti quei momenti in cui Sheen e Tennant non erano in scena. Proprio consapevoli di questo limite, Gaiman e Douglas Mackinnon (anche regista) hanno costruito la seconda stagione su Crowley e Azraphel, praticamente sempre in scena (o quasi).
Dimenticate le fatiche di un mondo da salvare, la serie ironizza sui limiti ma anche sui piaceri dell’essere un essere umano, attraverso un angelo e un demone, antitetici personaggi che esistono l’uno in funzione dell’altro. Una storia d’amore platonica che attraversa le ere e sfida inferno e paradiso. Il racconto si fa così più personale ma risultando, paradossalmente, ancor più universale rispetto a una prima stagione in cui si è percepita la difficoltà di portare sullo schermo le fantasie immaginate da Gaiman e Pritchett. Rendere visivamente realistico qualcosa di immaginato è decisamente più complesso che immaginare qualcosa di nuovo.
Le digressioni nel passato di ogni singola puntata diventano degli episodi autoconclusivi che si inseriscono nella trama generale, contribuendo ad approfondire il rapporto tra i personaggi e riempiendo il minutaggio della serie con storie legate ai due protagonisti, senza sviluppare troppe storylines con personaggi secondari che avrebbero rischiato di annacquare la forza del racconto. Trovando una propria strada a metà tra la serie evento/miniserie e una serie vera e propria, la seconda stagione di Good Omens risulta più convincente e conquista con il sarcasmo di Crowley e l’ingenua ironia di Azraphel. Gli altri personaggi beneficiano dello stato di grazia dei due protagonisti, brillando di luce riflessa, grazie anche a un lavoro di sottrazione nei dialoghi e nella sceneggiatura in cui tutto, anche gli elementi più assurdi, vengono presentati con ironia e moderazione.
Good Omens 2 il cast
Michael Sheen e David Tennant tornano nei panni dei due protagonisti l’angelo Azraphel e il demone Crowley, riprendono i loro ruoli dalla prima stagione anche Jon Hamm come Arcangelo Gabriele, Doon Mackichan che è l’Arcangelo Michele e Gloria Obianyo nel ruolo dell’Arcangelo Uriele e tornano anche Mark Gatiss, Steve Pemberton, Reece Shearsmith, Niamh Walsh e Derek Jacobi.
Tornano ma cambiano ruoli Miranda Richardson nei panni del demone Shax, Maggie Service come Maggie e Nina Sosanya nel ruolo di Nina. Le novità di stagione sono Liz Carr nel ruolo dell’Angelo Saraqael, Quelin Sepulveda come Angelo Muriel e Shelley Conn nel ruolo del demone Beelzebub.
Good Omens 2 il trailer
Good Omens 2 quante puntate sono?
Sei puntate come la prima stagione.
Good Omens 2 dove è stato girato?
La serie è stata girata in Scozia. Come hanno spiegato in una masterclass del Festival di Edimburgo Neil Gaiman e Douglas Mackinnon, dopo la prima stagione girata tra Sud Africa e Inghilterra questa seconda è tutta realizzata in Scozia dove Gaiman ha girato Anansi Boys.
Good Omens 3 ci sarà?
Ancora non c’è stato un rinnovo ufficiale ma Neil Gaiman parlando con SFX ha spiegato che la storia per una terza stagione esiste già e che sostanzialmente è l’idea che con lo scomparso Terry Pritchett avevano avuto per il seguito del romanzo, una storia che non riteneva adeguata per una seconda stagione. Quindi il rinnovo non è da escludere.