Gomorra – La Serie 2, questore di Napoli attacca: “Offensiva”. Saviano replica: “Ennesimo invito a omertà”
Il questore di Napoli Guido Marino contro la serie di Sky. E arriva la replica di Roberto Saviano, dal cui libro è ispirata
Avanti un altro! Non la trasmissione di Canale 5 condotta da Paolo Bonolis. Ma intesa come esclamazione dopo le dichiarazioni del questore di Napoli Guido Marino. Che ha attaccato la serie tv Gomorra (di cui si sta girando la seconda stagione). A Radio 24 ha detto:
Certi programmi tv sono offensivi e per niente rappresentativi della realtà che vogliono rappresentare.
Insomma, la solita storia della opportunità/utilità della rappresentazione sul piccolo (e grande) schermo dei mali reali del Paese. Roberto Saviano, dal cui romanzo è ispirata la serie, ha replicato a stretto giro:
Offensivi sono i clan, offensiva è l’omertà, offensivo è accusare opere creative, invece che la corruzione e l’inefficienza della macchina statale. In questo contesto le parole del questore di Napoli Guido Marino sono l’ennesimo invito all’omertà.
La polemica si aggiunge alle tante che l’hanno preceduta negli scorsi mesi/anni. A contestare la fiction di Sky sono stati i dirigenti (ormai ex) Rai Gubitosi e Tarantola, una parte di napoletani, alcune associazioni antimafia (dalla Cooperativa (R)esistenza Anticamorra all’associazione Mammut, passando per Don Manganiello) e perfino Diego Armando Maradona.
Il tutto all’interno di un contesto per nulla semplice, caratterizzato anche dai tanti ‘no’ arrivati da alcuni sindaci della provincia di Napoli (Afragola, Acerra e Giugliano) che si sono rifiutati di ospitare il set della seconda stagione.
Da parte del primo cittadino del capoluogo campano, Luigi De Magistris, è invece arrivata una nuova difesa
Odio la censura e non dirò mai di no alle riprese di un film o di una fiction. Napoli non è più la Gomorra descritta anni fa da Roberto Saviano. Gomorra possono girarla a Napoli se qualcuno mi chiede se quella è Napoli io rispondo di no, senza fare operazioni negazioniste perché ci sono bande di camorristi che controllano il territorio, ma dire che oggi Napoli è Gomorra è un’operazione di falsità. Ci sono ancora il nero e il grigio – afferma – ma anche tanta luminosità.