Gomorra 4, il cambiamento nel solco del passato e di un’assenza che si trasforma in presenza
Gomorra fin dai primi due episodi della quarta stagione si dimostra ancora la migliore serie tv italiana in circolazione
Niente è come sembra è il motto che accompagna la promozione dei 12 episodi della quarta stagione di Gomorra.
Niente è come sembra perchè tutto è pronto a cambiare nel giro di un secondo, vecchie e nuove alleanze, sistemi da smontare e ricostruire. Ma tutto questo avverrà col tempo, con il trascorrere delle puntate, dei venerdì che arriveranno su Sky Atlantic, Sky Cinema, Sky On Demand e Now Tv a partire dal 29 marzo.
I primi due episodi una cosa ce la fanno capire in modo immediatamente evidente: Gomorra è qui e va avanti perchè è un’eccellenza italiana da mostrare nel mondo, perchè ha alle spalle una macchina produttiva e organizzativa importante, perchè è una fucina di talenti davanti e dietro le schermo da non sottovalutare. Riccardo Tozzi di Cattleya durante la conferenza stampa ha assicurato che Gomorra andrà avanti finchè ci sarà un grande tema, un’idea importante a supportare ogni nuova stagione. Per questo è stata fatta la quarta e stanno già lavorando alla quinta stagione.
La quarta stagione di Gomorra trasforma un’assenza come quella di Ciro Di Marzio (Marco D’Amore), ucciso alla fine della scorsa annata (e no non è uno spoiler), in una presenza cardine per costruire questi nuovi episodi. Il “fantasma” di Ciro (non fisico tranquilli ma solo spirituale) aleggia in modo prepotente fin dai primi episodi di stagione, in cui tutti devono affrontare le conseguenze di quanto successo.
E qui si mostra in modo chiaro la grande forza di Gomorra.
Non si crogiola nel dolore, non gioca con la facile ricerca di vendetta, costruisce una storia capace di mostrare la maturità dei personaggi, abili strateghi come nei più sottili giochi di guerra. Gennaro ormai solo, sulla forza di un’assenza, costruisce il proprio potere. Ridisegna le proprie gerarchie mettendo al primo posto la famiglia che si è costruito, Azzurra (Ivana Lotito) e il piccolo Pietro e riparte alla conquista di un potere che non sia più solo violento ma anche reale, effettivo.
Il secondo episodio è il simbolo della crescita di una serie sbandierata fin dai primi annunci della quarta stagione. Sappiamo che in questi nuovi episodi la serie arriverà a Londra, in Emilia Romagna ma pur senza lasciare Napoli e la sua provincia, il secondo episodio porta Gomorra fuori da Secondigliano e dai suoi soliti schemi, per diventare sempre più politica, nel senso più ampio del termine, aprendosi a tematiche sociali come quelle dell’inquinamento e della Terra dei Fuochi, sposta la propria attenzione sugli affari che dietro la facciata pulita nascondono soldi sporchi. L’eroe buono, positivo non esiste. Il male ti logora da dentro, penetra anche nella persona più insospettabile e non lascia scampo.
Gomorra 4 va vista perchè riuscirà a sorprendere lo spettatore mostrando l’evoluzione di Gennaro da figlio di papà, aspirante boss con la mano tremante, a padre amorevole che soffre per la difficoltà di dare una vita normale al piccolo Pietro che si porta dietro un nome importante e limitante come Savastano.
La quarta stagione di Gomorra non è solo Gennaro. L’assenza di Ciro peserà anche su Enzo Sangue Blu (Arturo Muselli) e Valerio (Loris De Luna), che dovranno capire come adattarsi a questa nuova realtà e se il primo si ritroverà spaesato e a tratti limitato, il secondo abbraccerà a pieno il suo lato più oscuro, sprofondando in quella realtà criminale che non gli “appartiene per nascita” come Gennaro o Enzo, ma cui si è rivolto intenzionalmente. Azzurra e Patrizia (Cristiana Dell’Anna) incarnano le due anime materne della serie, da un lato c’è la mamma che cerca un futuro migliore per se e per la sua famiglia, quello per cui Ciro si è sacrificato, dall’altro Patrizia sarà la mamma di Secondigliano, una componente necessaria per mantenere in piedi anche la nuova vita di Gennaro.
Le prime due puntate, come è giusto che sia, sono una conclusione e una ripartenza per Gomorra pronta a stupirci settimana dopo settimana e diventata ormai a pieno diritto una serie tv da non perdere nel panorama della serialità senza più distinzione di luogo.