Gomorra 4, la conferenza stampa in diretta
La presentazione della quarta stagione di Gomorra dal 29 marzo su Sky Atlantic e Sky On Demand
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Finita la proiezione dei primi due episodi sta per cominciare la conferenza stampa della quarta stagione
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Inizia la conferenza con la presentazione di tutti gli ospiti presenti
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Nicola Maccanico: Executive Vice President di Sky, ho un ruolo diverso rispetto agli altri anni, ma posso dire che questa è la serie che ha aperto la nuova frontiera dell’audiovisivo italiano, dando il là a una grande storia di successo dell’audiovisivo italiano.
Se Gomorra è partita per prima non vuole farsi raggiungere dagli altri. La capacità di andare oltre, di mantenere fili narrativi e di evolversi non ha eguali.
Per questo voglio fare i complimenti pubblici a Riccardo Tozzi (Cattleya) e Nils Hartmann (Sky) che hanno scommesso su questa storia di successo. E ringrazia Scrosati ora non più a Sky.
Ho chiesto di fare la conta di tutti quelli che hanno lavorato alla sceneggiatura e sono sedici se non sbaglio e quindi è importante il gioco di squadra.
Per Sky è fondamentale portare avanti la propria identità per il futuro. -
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Riccardo Tozzi (Cattleya): ogni stagione di Gomorra ha un carattere ben marcato. Ci sembra che lo spaesamento sia la cifra di quest’anno con i personaggi che si trovano in situazioni mai provate prima. Ambientazioni più in esterna, i personaggi escono più fuori.
Una stagione più sentimentale.
Importante tirar fuori il valore del lavoro collettivo. Esce fuori un prodotto con una forte identità e le individualità vengono esaltate dal lavoro collettivo. Molto cinematografica nell’esaltazione delle componenti dell’immagine.
Tozzi fa un saluto a Francesca Comencini, supervisione artistica della serie, che non è qui perchè sta facendo serie con altri -
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Hartmann: è importante lavorare fuori dagli stereotipi del genere. Gomorra porta sorprese e ne porterà altri.
Siamo partiti 10 anni fa con Romanzo Criminale riempiendoci la bocca con la parola showrunner ma ora abbiamo capito che non ne abbiamo bisogno. Il coinvolgimento di talenti nuovi è importante.
Gomorra è una serie anche femminile sia in scrittura con Maddalena Ravagli, la regia di Francesca Comencini.
Ha una percentuale di pubblico femminile vicina a The Affair, pensata per quel tipo di pubblico -
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Saviano in video sottolinea come questa stagione è profondamente politica ed economica è tutto compromesso e mediazione, in cui emerge un’Italia come il Venezuela d’Europa. Ha un passo diverso. C’è la terra dei fuochi.
Patrizia e Azzurra crescono. Gli uomini sono bambini spersi. Emerge la differenza tra chi vuole tutto e subito (le paranze) e chi capisce come il potere ha bisogno di tempo, bisogna imparare a gestirlo. Mentre l’unico tempo dei giovani è il presente.
Emerge un racconto che non ha paura di affrontare i temi di un paese al collasso contro la narrazione prevalente. Deve intrattenere ma anche raccontare il nostro tempo. Se non ammazzi verrai ucciso, se non fotti verrai fottuto. -
Fasoli – Ravagli (sceneggiatori): I Levante introducono il tema della camorra di campagna, quindi un altro aspetto.
Abbiamo esplorato l’aspetto delle connivenze. La criminalità non è un mondo isolato ma è un potere che si infiltra nella società sana. Trova complicità nella società normale. Esplorare questi caratteri e come si lascia infiltrare è una cosa che non avevamo visto. -
Claudio Cupellini (regia): noi che ci troviamo sul set dobbiamo ogni volta ricominciare, imparare un linguaggio, adattarsi a una realtà che dobbiamo imparare a conoscerci. In questa quarta stagione le strategie si rinnovano e arrivando io a fine stagioni (è regista degli ultimi due episodi) ho avuto la sensazione che si è giocata una partita a scacchi tra nuovi e vecchi personaggi. Cambiano i ruoli, Gennaro non è più lo stesso, e nel frattempo emergono nuovi personaggi capaci di inserirsi in queste dinamiche. E’ una stagione diversa ma che nel suo nocciolo più forte e più vero si ritrova Gomora.
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Marco D’Amore (regista degli episodi 5-6): sono il prodotto di un vivaio, perchè Gomorra è una meravigliosa Cantera in cui si sono coltivati talenti. Sono emerse tante individualità. Io per esempio sono stato un giovane buon giocatore che ha avuto il merito di proporsi per questo nuovo ruolo trovando il coraggio di Sky e Cattleya di accogliere questa proposta.
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Enrico Rosati (regista, era sul set fin dai primi episodi, quest’anno è regista di due episodi): Gomorra è una grande macchina, è difficile non ripetersi a questo ci aiuta la storia capace di evolversi costantemente. All’inizio eravamo spaventati per riportare le storie nella grammatica di Gomorra, come inserire Genny in contesti diversi dal suo. Queste nuove ambientazioni sono diventate quasi una gabbia per loro perchè nei vecchi erano a loro agio. Seguendo questo siamo riusciti a creare un nuovo ma sempre uguale a se stesso.
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Ciro Visco (regista, lavora da tempo nella serie lavorando con figuranti e comparse): aspetto importante di Gomorra è il luogo, dove è ambientata. Vederli in altri contesti si crea la frizione narrativa, come riuscirà ad arrivare all’apice di quella situazione. Non abbiamo mai girato in teatri di posa ma sempre in ambienti veri, spesso con l’accortezza di non essere in casa nostra, mettendoci quindi la sensibilità di ascoltare il territorio.
Molte delle individualità cresciute con Gomorra vengono dal territorio campano. -
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Salvatore Esposito (Gennaro): il leit motiv della stagione è il dualismo di Genny, tra il combattere i demoni che si porta dietro dalla prima stagione e la voglia di cambiare vita per dare un futuro diverso al figlio. Indosserà una maschera di fronte agli altri e solo alla fine si avrà la cifra vera del percorso di Gennaro e il suo vero volto.
Ricorda il successo internazionale della serie. -
Cristiana Dell’Anna (Patrizia): voglio sottolineare come la cura degli uomini verso la componente femminile è fondamentale per lo sviluppo dei personaggi femminili.
Patrizia gestisce il potere alla maniera femminile non c’è assimilazione col ruolo maschile. -
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Ivana Lotito (Azzurra): ho capito da attrice e da personaggio come il motivo che mi rendeva più insicura, il non avere un’identità chiara, è in realtà la sua forza, Azzurra sceglie in modo autonomo e determinato di stare con Genny. La sua forza è dare forza, crede nei talenti di Gennaro. Desidera che lui realizzi il suo talento migliore, una donna che ha rischiato di perdere tutto e quindi ha ancora più forza.
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13:00
Arturo Muselli (Enzo): il finale della terza stagione lo sconvolge, rimane sempre con il dubbio se è stato lui a sbagliare, a sbagliare la scelta. Tutto il mondo di sangue blu è come si fosse trasportato all’interno di se stesso, quasi ingabbiato dietro quell’occhio che non vede.
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Loris De Luna (Valerio): fa un po’ il percorso inverso di Genny: è il bravo ragazzo di Posillipo (all’apparenza) che finirà per sporcarsi sempre di più Cambierà il suo look, il modo di apparire, di comunicare e sarà catturato da questo nuovo mondo in cui decide di entrare consapevolmente. Se Enzo è diventato quello che riflette, Valerio vuole agire.
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Domande dalla sala.
– L’assenza di Ciro quanto è stata interiorizzata da Enzo e Genny?
Esposito: quell’evento cambia i due personaggi, si poteva pensare che fosse Genny a rimanere più segnato, in realtà è Enzo. Perchè Genny sa qual è il suo obiettivo.
Muselli: il dubbio è quello che ti logora di più, è quello che ti fa tentennare di più. Ciro era un maestro per lui, alla fine la verità gli sfugge di mano. -
– Per Marco D’amore: sarebbe stato diverso secondo te dirigere altri attori, quanto è contata l’emotività?
Re: quello che abbiamo condiviso in questi anni ci si porta dietro ma quando dici “azione” devi dimenticare i rapporti e consegnare a questo progetto delle scene memorabili. -
– Per Cristiana: c’è una battuta che è stata molto significativa?
Re: nel trailer lei dice Secondigliano non è un quartiere ma è una città nella città. La “maternità” di cui si è parlato spesso si riferisce anche alla terra che ora vuole possedere. -
– Per Tozzi/Hartmann: avete già trovato delle dinamiche per rinnovare Gomorra nella quinta stagione
Hartmann: confermo la quinta stagione e confermo che non andiamo avanti perchè è un marchio consolidatao
Tozzi: si c’è qualcosa di nuovo e che la giustifica. Siamo nella fase iniziale di scrittura ma c’è un’idea fortissima al centro. -
13:20
– D’Amore: hai portato qualcosa della regia teatrale?
Re: è stato fisiologico portare quell’esperienza, perchè Gomorra consente di provare, hanno fatto anche la “table read”, il tavolino hanno letto e provato. Ovviamente gli ambiti sono diversi ed è importante mantenerne la grammatica. -
– Per Hartmann: so che ci sono molte cose vive
Re: con Cattleya stiamo girando Petra. Stiamo finendo di montare Diavoli e 1994. Abbiamo altri progetti in fase di scrittura. -
13:20
Fine Conferenza
Gomorra la quarta stagione, cosa ci aspetta
La quarta stagione di Gomorra vedrà sempre più al centro Gennaro (Salvatore Esposito) che dovrà fare i conti con la morte di Ciro (Marco D’Amore che è stato regista di alcuni episodi della stagione) e capire come portare avanti i propri affari e sopravvivere per la moglie Azzurra (Ivana Lotito) e il figlio Pietro.
Otto mesi di riprese, oltre 100 diverse location con la serie tv che a Napoli ha girato anche alla Citta della Scienza, per la prima volta dall’incendio che distrusse la vecchia struttura. Ma l’orizzonte di Gomorra si amplia, gli affari si spostano dai vicoli dei quartieri di Napoli e dintorni a Bologna, Reggio Emilia e a Londra, con l’obiettivo di far capire che la criminalità non è soltanto un problema del sud Italia.
Genny deve fare in modo che il sacrificio di Ciro non resti vano. Tutto però sembra in pericolo e l’erede dei Savastano dovrà usare come garanti i Levante il ramo della famiglia legato alla madre Donna Imma, per scongiurare una guerra e affidare tutto il suo regno nella mani di Patrizia (Cristina Dell’Anna) ormai fagocitata da quel mondo che voleva tenere lontano. Gennaro è deciso a cambiare vita, a lasciare qualcosa di diverso al figlio rispetto a quello che lui aveva ricevuto dal padre. Proprio in questo suo tentativo di cambiare vita, di diventare imprenditore, finirà a Londra.
Francesca Comencini ha diretto i primi quattro episodi oltre ad avere la supervisione artistica di tutta la serie, una sorta di showrunner all’italiana, Marco D’amore si è occupato del quinto e sesto episodio, Enrico Rosati del settimo e ottavo, Ciro Visco del nono e decimo mentre gli ultimi due episodi sono stati affidati a Claudio Cupellini. Ogni regista ha quindi diretto una coppia di episodi che corrispondono a una serata televisiva così da mantenere un filo unico in ciascun appuntamento su Sky.
Gomorra come vedere la serie
L’appuntamento con la quarta stagione di Gomorra è per ogni venerdì dal 29 marzo su Sky Atlantic, Sky Cinema, in streaming su Now Tv e Sky Go, gli episodi saranno anche su Sky On Demand e su Sky Box Sets è possibile rivedere le prime tre stagioni.
Gomorra 5
Come annunciato alcuni mesi fa, la quinta stagione di Gomorra si farà e arriverà nel 2020 (a meno di ritardi a sorpresa).