Filippo Facci: “Gomorra ha riqualificato l’immagine della camorra. A negarlo è rimasto solo Saviano”
Filippo Facci a La Zanzara: “Gomorra ha riqualificato l’immagine della camorra. Sono state fatte indagini sociologiche su questo, a negarlo è rimasto solo Saviano”. Nel 2007 il Ministro della Giustizia Mastella si scagliò contro Il capo dei capi
“Gomorra ha riqualificato l’immagine della camorra, non ci sono dubbi”. A dirlo è Filippo Facci, che attribuisce alla serie di Sky responsabilità dirette sullo sviluppo della criminalità a Napoli.
Il discorso è noto e riguarda ciclicamente un po’ tutte le produzioni che raccontano la malavita, da La Piovra in giù. “Ammetto di aver cambiato idea su Saviano”, afferma il giornalista a La Zanzara. “Io sono uno che ha sempre difeso Saviano e che non ha mai messo in relazione Gomorra e il successo televisivo della serie con la rinascita, soprattutto tra i bambini, del mito della camorra. Ma ormai è un problema risolto, è così. Se parli con forze dell’ordine, con i magistrati, gli avvocati, ti dicono tutti la stessa cosa. A negarlo è rimasto solo lui”.
Facci sottolinea di non essere una voce fuori dal coro:
“Ti assicuro che non sono originaloide. Sto dicendo una cosa che a Napoli, negli ambienti che contano, considerano assolutamente assodata. Sono state fatte indagini sociologiche infinite su questo”.
Sulla fiction che influenzerebbe la realtà, annullando il ruolo dei “buoni” a vantaggio dei “cattivi” si sono sprecati fiumi di inchiostro nel corso degli anni. Nel 2007 il Ministro della Giustizia di allora, Clemente Mastella, si scagliò contro Il capo dei capi che, sulle reti Mediaset, raccontava la scalata al potere di Totò Riina.
“Andrebbe sospesa perché manca quell’aspetto educativo che rimanda ai valori di una società sana. Il capo dei capi è un farabutto. Non credo si possa battere la mafia se non crescono i valori nella società. Quando si inneggia a un camorrista, a un mafioso, questo mi spaventa”.
Due anni dopo toccò addirittura al premier Silvio Berlusconi maledire La Piovra, per un motivo però differente legato soprattutto alla cattiva pubblicità dell’Italia all’estero:
“Se trovo chi ha fatto le serie de La Piovra e chi scrive libri sulla mafia facendoci fare brutta figura nel mondo, giuro che lo strozzo”.