Gomorra 3, riprese al via in autunno: chi resta e chi ‘parte’
Il finale di Gomorra 2 ha acceso l’attesa per la terza stagione della serie tv di Sky Atlantic. E vediamo le prime anticipazioni.
Gomorra 2 si è chiusa con un doppio episodio che ha entusiasmato il pubblico (ma che non è stato proprio un colpo di scena per chi scrive) e con un altro ascolto ‘cult’ per Sky, che ha già confermato altre due stagioni della serie prodotta da Cattleya e supervisionata da Stefano Sollima.
Le riprese di Gomorra 3 partiranno il prossimo ottobre e a quanto pare dureranno fino ad aprile 2017 per altre 12 (si pensa) puntate che dovranno soddisfare il pubblico tv non solo italiano: la serie, infatti, è stata già venduta in 150 paesi, USA inclusi. A supporto della produzione si conferma la factory partenopea Figli del Bronx come partner produttivo locale,.
Una delle grandi novità della terza sarà, però, lo spostamento da Scampia e Secondigliano al centro di Napoli. Un trasferimento che non mancherà di portare ulteriori polemiche: se finora la città di Napoli era rimasta sullo sfondo, con una narrazione per lo più concentrata su una sorta di ‘universo parallelo’ focalizzato sulle Vele, l’arrivo in città potrebbe ulteriormente ‘scuotere’ le anime gentili che vedono in ‘Gomorra’ un modello diseducativo per gli scugnizzi di quartiere. Ma vedremo se e come entreranno in gioco le zone centrali di Napoli. C’è tempo.
Intanto il personaggio di Genny è quello che più di tutti è riuscito a tenersi fuori dalla guerra, adattandosi alle varie situazioni. Aveva promesso un Genny 3.0 e così è stato:
“Il mio Genny costringe Pietro a prendere atto della sua crescita. Il loro è un rapporto distorto, dalle tinte shakespeariane, nel quale anche l’amore è vissuto in modo diversissimo da come lo intendono i normali esseri umani. Anche perché i veri camorristi sono come gli animali, con tutto il rispetto per gli animali: gli esseri umani sono tutta un’altra cosa”.
Conferme e addii nel cast. E chi non ha visto le ultime due puntate è pregato di non proseguire.
La morte di Pietro Savastano (Fortunato Cerlino) apre alla resa dei conti (si immagina finale) che terrà banco nella prossima stagione tra Genny Savastano (Salvatore Esposito), fresco padre di Pietro jr., e Ciro Di Marzio (Marco D’Amore) diventato ancora più ‘Immortale’ dopo l’omicidio della figlia per mano del ‘vecchio’Boss attraverso il fidato Malammore (Fabio de Caro, che intanto sta ricevendo minacce di morte via social).
Dopo le tante morti anche illustri di questa stagione (Salvatore Conte, giusto per fare un altro esempio), sono destinati a un posto nel cast della prossima la rivelazione Scianèl (Cristiana Donadio).
“La scena in cui Sciànel, sola in casa, usa il vibratore come microfono la trovo non solo non volgare ma anzi tragica e fortemente simbolica. È una donna sola, che vive segregata in un bunker e intorno a sé ci sono solo sangue e vendette”,
ha dichiarato l’attrice a Il Mattino. Abbiamo lasciato il suo personaggio a un posto di blocco della polizia e di certo in carcere valuterà le sue prossime mosse, ora che il suo riferimento, Don Pietro, non c’è più e Ciro vuole vendicarsi di tutti.
Destinata probabilmente a scomparire l’intensa Patrizia di Cristiana Dell’Anna (ma mi aspetto una sua presenza almeno nelle puntate iniziali della terza), mentre resisterà il personaggio di Giuseppe Avitabile, il palazzinaro camorrista ‘boss’ di Roma e ormai suocero di Genny interpretato da Gianfranco Gallo che a Il Mattino di Napoli ha rivelato di non aver visto la prima serie
“un po’ per rabbia perché a noi che avevamo partecipato alla fiction Il clan dei camorristi, non fu concesso di fare provini. A conti fatti posso dire che avevano ragione: la forza della prima serie è stata proprio aver puntato su volti poco noti, quasi mai visti in tv, ma potentissimi. E che oggi sono icone”.
Gallo ha aggiunto che le polemiche sono stucchevoli:
“Solo per Gomorra si sono scatenati i censori di turno. Leggo anche di critiche da parte di colleghi, ma è solo invidia perché non c’è un solo attore che non vorrebbe far parte del cast. E aggiungo che la produzione è di una serietà incredibile: non ci sono raccomandazioni che tengano, la scelta è solo artistica”
anche se la presenza come comparsa di un figlio di un boss è balzata agli occhi dei colleghi di Fanpage.
L’attesa è lunga. Uccidiamola con il bingewatching ossessivo-compulsivo.