God Friended Me se Dio ti chiede l’amicizia su Facebook e ti affida delle missioni
Su Premium Stories (e Infinity) arriva God Friended Me da sabato 20 aprile in prima serata
La vigilia di Pasqua Mediaset lancia su Premium Stories God Friended Me, una serie ad alto contenuto religioso e divino che da domenica sarà anche disponibile su Infinity con un episodio a settimana. Combinazione più spirituale e divina poteva non esserci.
Chi era bambino verso la fine degli anni ’90 ricorderà Kyle Chandler in Ultime dal cielo, una serie in cui il protagonista riceveva il giornale del giorno dopo e si ritrovava così ad intervenire per impedire situazioni imminenti più o meno gravi. Vent’anni dopo Brandon Micheal Hall riceve le proprie missioni su Facebook e direttamente da Dio, con l’obiettivo sempre di aiutare la gente comune a superare avversità quotidiane.
God Friended Me vede al centro Miles Finer (Hall) un ragazzo ateo che lavora in un call center ma sogna di avere successo con i suoi podcast per lo più incentrati contro la religione. Miles è figlio di un pastore episcopale di Harlem, interpretato da Joe Morton (che il pubblico riconoscerà come Papà Pope di Scandal) e il suo risentimento non è solo contro il padre ma contro la religione e scopriremo solo nel corso della prima puntata la ragione di questa sua forma di ateismo.
All’improvviso Miles riceve su Facebook l’amicizia di Dio che inizia a suggerigli i nomi di altri utenti che vivono a New York come lui. Provando a capire l’origine di questo invadente account, Miles si ritrova ad aiutare queste persone. Il secondo utente suggerito è Cara (Violet Beane) una giornalista che lavora con una rivista e è al momento in cerca della notizia giusta da pubblicare. I due stringeranno subito amicizia e forse anche qualcosa in più e insieme a Rakesh (Suraj Sharma), collega e amico di Miles nonchè hacker amatoriale, provano a rintracciare l’origine di Dio, o meglio dell’account di Dio. Chi si nasconde dietro questo utente? Come conosce e prevede quello che succederà alle persone?
A partire da queste domande che saranno il filo conduttore della serie, insieme alle dinamiche relazionali dei protagonisti, si sviluppa God Friended Me un drama con tocco da commedia, non a caso il protagonista arriva proprio dalle comedy, costruito sui più classici casi di puntata, sulle missioni che Miles riceve da Dio.
Provando a inseguire il filone del dramma leggero dei sentimenti iniziato da This is Us, proseguito con A Million Little Things, inseguito da The Village, God Friended Me risulta una serie anonima, un’idea semplice che sarebbe potuta essere interessante magari declinata in chiave comica ironica e tagliente ma che qui finisce annacquata nella retorica religiosa.
La serie, prodotta da Warner Bros e Greg Berlanti per CBS, ha conquistato il pubblico familiare e adulto della domenica sera della rete ottenendo il rinnovo per una seconda stagione.
God Friended Me sbarca in Italia da sabato 20 aprile su Premium Stories, in streaming su Premium Play e dal 21 su Infinity.