Glob Diversamente italiani – Bertolino è onesto, ma è fermo alla novità del touchscreen
Enrico Bertolino è tornato domenica 6 aprile 2014 a condurre Glob, l’osservatorio di RaiTre sul mondo della comunicazione
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Glob è tornato, ma il buon Enrico Bertolino, con la sua aria gnomica monocorde anche solo nell’intonazione, è rimasto ancorato al passato. Lo ha dimostrato lo stesso lancio di Glob in diretta su RaiTre dal collega di scuderia Fabio Fazio (i due sono accomunati dallo stesse agente Beppe Caschetto).Non puoi andare nella vetrina più ambita, quella di Che tempo che fa, e dare un’anticipazione…. della rassegna stampa satirica che farai in trasmissione.
Non è fuori tempo massimo, nel 2014, fare la parodia della prima pagina del Gazzettino? Chi glielo dice a Bertolino che sul web c’è Lercio.it, che parodia la nuova informazione online in maniera innovativa ed esilarante?
Tant’è, il comico si sente al passo coi tempi solo perché dopo anni di seconda serata ha avuto un touchscreen (roba da rassegna stampa all’avanguardia già a Unomattina). E fa il verso, tra gli altri, a Robert De Niro che si paga la pensione andando ospite da Amici: un repertorio degno di Maurizio Battista ai Fatti vostri.
Poi, però, Bertolino stesso ha ironizzato sul motivo per cui è tornato in Rai, dicendo che è tutto merito di certe coperture politiche e del fatto di rientrare nel gruppo degli amici di Gramellini. Coda di paglia?
Il vero problema di Glob, specie ora che è ritornato alla collocazione di una volta a settimana, sta nel fatto di avere dopo tanti anni, ancora, un’identità ibrida. Non è un programma di informazione, non è un programma di pura satira (non fosse altro che non fa ridere) e non è nemmeno realmente specialistico in materia di comunicazione.
Bertolino fa il punto sull’attualità della settimana partendo da foto particolarmente rappresentative (così anche il Photo Glob dell’anteprima diventa un’idea scontatissima). Per il resto non vuole fare delle battute di quelle spicciole e tutto quello che dice l’ha studiato a tavolino, fino a perdere spesso di naturalezza.
In definitiva, quando passa dalla battaglia contro la violenza sulle donne di Giulia Bongiorno alla comica-spalla di turno che, a sua volta, non fa ridere, non si capisce come Bertolino voglia esser identificato e dove voglia andare a parare.