Glee, Warner Bros. Discovery ordina un doc sulla serie cult
Una docuserie in tre parti, prossimamente su Discovery+, per raccontare le luci e le ombre di Glee, la serie Fox in onda dal 2009 al 2015.
Warner Bros. Discovery ha ordinato una docuserie su Glee, serie cult che ha segnato uno spartiacque nella scrittura fictional con quel suo stile ibrido tra musical, soap e teen drama, e che ha marcato l’immaginario collettivo anche per le tante tragedie che hanno colpito i suoi protagonisti. A dare la notizia in esclusiva è stato Deadline, che ha iniziato a fornire i primi dettagli di questo progetto che coinvolge Discovery+ e Investigation Discovery, il canale dedicato al true crime. Warner Bros. Discovery ha, dunque, commissionato una docuserie in tre parti alla Ample Entertainment, società che ha già firmato le docuserie The Invisible Pilot per HBO e 9 Months with Courteney Cox su Facebook, per raccontare il dietro le quinte, le difficoltà, gli alti e i bassi della lavorazione della serie, andata in onda su Fox dal 2009 al 2015 per un totale di più di 100 puntate. Un fenomeno per certi versi inatteso, che ha reso i protagonisti delle verie e proprie icone. E qualcuno ne è rimasto vittima…
Ma come si struttura questa docuserie?
Stando a quanto riporta Deadline, si basa sui racconti e le testimonianze dei protagonisti e della troupe, che hanno condiviso il set di una delle serie più iconiche dell’ultimo ventennio e che andata in onda . Non mancheranno anche le testimonianze di parenti e di amici del cast e della troupe, anche perché alcuni dei protagonisti non ci sono più. Ricordiamo la scomparsa di Cory Monteith, l’attore canadese che interpretava Finn e che fu trovato morto nel 2013, a 31 anni, in un albergo a Vancouver per quella che i medici hanno individuato come una overdose di eroina e alcool. Si parlerà anche delle accuse di pedopornografia per Mark Salling, noto per il ruolo del ribelle dal cuore tenero Puck, arrestato nel 2015 e nel 2017 dichiaratosi colpevole di possesso di materiale pedopornografico: era in attesa della sentenza quando il 30 gennaio 2018, a 35 anni, si tolse la vita. E c’è poi la tragedia di Naya Rivera, che nella serie interpretava la sensuale e talentusola Santana Lopez, affogata nel luglio del 2020 nel lago Piru, durante una gita col figlio che all’epoca aveva 4 anni.
Tre tragedie che hanno segnato la serie durante e dopo la sua lavorazione. Ma Glee è stato anche uno dei primi grandi successi di Ryan Murphy, che ha ideato il titolo con Brad Falchuk e Ian Brennan, nonché il trampolino di lancio per molti giovani artisti, come Lea Michele – di cui si racconteranno anche le ombre e le accuse di bullismo ricevute durante la lavorazione – che interpretava l’ambiziosa Rachel Berry, col sogno di essere Funny Girl a teatro e che oggi è davvero protagonista del musical icona di Hollywood; ci sono Chris Colfer, Darren Criss, ma anche le star Matthew Morrison e Jane Lynch. Del cast della serie facevano parte anche Jayma Mays, Dianna Agron, Jessalyn Gilsig, Kevin McHale, Amber Riley, Jenna Ushkowitz, Heather Morris e Melissa Benoista.
Luci e ombre, quindi, di un successo planetario, tra gioie e tragedie, premi e abissi raccolte in una docuserie: e noi stiamo già aspettando.