Glee, Dianna Agron: “Resto fin quando Quinn avrà un senso. È una parte di me”
Dianna Agron parla di Glee: “Vorrei cantare Moon River. Resto nel cast fin quando il mio ruolo avrà un senso”.
Dianna Agron parla di Glee al Giffoni 2012
La lunga giornata di Dianna Agron al Giffoni Film Festival 2012 entra nel vivo con la conferenza stampa e con l’incontro con la giuria. Le anticipazioni su Glee 4 tengono banco anche nella sala stampa del festival del Cinema per Ragazzi, stregato dalla freschezza e dalla disponibilità dell’attrice, ingabbiata invece da misure di sicurezza che l’hanno marcata stretta. Col sorriso sulle labbra risponde a curiosità più o meno interessanti: sappiamo dall’incontro con i Gleeks di questa mattina che nonostante il trasferimento di Quinn a Yale e di Rachel alla Nyada le due ex nemiche avranno modo di ‘lavorare’ ancora insieme. Ma come evolverà il suo personaggio nella quarta stagione?
“Come cambierà il mio personaggio nella quarta stagione? Onestamente non lo so ancora, gli episodi sono ancora in fase di scrittura. Anche io sono curiosa di capire quale direzione prenderemo: io di certo andrò a Yale, altri andranno a New York, altri a Los Angeles e ci saranno molti nuovi elementi nello show. Anche io sto aspettando di scoprire cosa succederà”.
Così è fin troppo facile eludere la curiosità di quanti cercano di scoprire cosa ci attende da settembre in poi; ma c’è chi guarda oltre e si chiede cosa ne sarà di Quinn dalla quinta stagione in poi. La Agron non si lascia prendere in castagna e lancia quasi un appello ai produttori e agli autori:
“Solitamente per una serie tv si firma un contratto per 5/7 anni; avendo però a che fare con una storia teen, ambientata in un liceo, i protagonisti si diplomano ‘prima’. Ma fino a quando la mia presenza lì avrà un senso, fin quando le storylines di Quinn avranno un senso io ci starò: questo ruolo e questa serie sono parte di me”.
Il legame con il suo ruolo traspare in ogni frase che l’attrice dedica al suo ‘alter ego’ tv: ”
“Io sono cresciuta con Quinn, sono cresciuta con il mio personaggio. Lei è cambiata fisicamente e psicologicamente in queste tre stagioni e anche io sono cresciuta, girando il mondo, conoscendo tanta gente. Credo che ora Quinn non abbia bisogno di consigli da parte di Dianna: certo che non mi ha fatto piacere vederla sbagliare così tanto in passato. È stato bello, invece, vederla cambiare un po’ alla volta, una trasformazione che dimostra come la scrittura di Glee non sia convenzionale”.
Insomma restare nel cast sì, ma non ad ogni costo:
“Glee mi ha cambiato molto la vita: per l’ultima stagione ho lavorato per tre mesi stando su una sedia a rotelle ed è stata un’esperienza forte. Ricordo in particolare una scena, quella in cui dovevo salire una rampa con la carrozzina (S03E15, Il Fratellone, ndr). L’ho ripetuta bel 12 volte, e quando ci sono riuscita ho pensato che non ce l’avrei fatta a ripeterla. Mi ha fatto capire molte cose anche sulla disabilità e su quanto sia fortunata ad alzarmi in piedi tutti i giorni”.
Tra aneddoti, non sempre lieti (come quando nel Pilot per fare un’evoluzione da cheerleader si è ritrovata con un ginocchio malandato per sei mesi), e curiosità (come l’aver ‘confessato’ che tra i suoi episodi preferiti c’è “The Rocky Horror Glee Show” (S02E05), arriva qualche indicazione interessante sulla produzione della serie: c’è chi domanda quale influenza abbiano gli attori sulla selezione dei brani, Dianna rivela che non mancano i suggerimenti al creatore/produttore/sceneggiatore di Glee, Ryan Murphy, ma che…
“A volte glielo diciamo ‘Prendi questa canzone, facciamo quest’altra’, ma ci sono così tanti autori che lavorano alla serie, i tempi sono così veloci che diventa difficile… talvolta prendono in considerazione i nostri suggerimenti, altre volte no. Il punto è che i brani devono sempre essere attinenti ai temi della puntata o alla scena. Gli arrangiamenti, però, sono cambiati nel tempo: all’inizio la mia tonalità era più alta, poi progressivamente è stata abbassata. Diciamo che gli arrangiamenti sono cambiati con l’eta e con l’evoluzione del personaggio”.
Se Glee resta una gran palestra – sebbene sia stato quasi un ‘ripiego’, visto che il ruolo di Quinn è arrivato dopo un 30 provini non superati per un musical al quale la Agron teneva molto, ma che conferma il motto ‘Chiusa una porta si apre un portone’ – ora Dianna ha voglia di andare anche oltre. Sta per misurarsi col grande cinema europeo, girando a Parigi con Luc Besson che l’ha voluta per il suo Malavita. Non ci tiene a ‘vincere’ il titolo di fidanzatina d’America e a chi le chiede se sia disposta a interpretare il ruolo di un’eroina in una produzione ‘comics’ ovviamente risponde con un sì. “Mi piacciono i fumetti, ma se me lo chiedi a bruciapelo non saprei quale eroina scegliere. Di certo è un tipo di ruolo che mi affascina, se mi fosse proposto lo farei“.
Ma è tempo di guardare all’immediato futuro, che per lei vuol dire Europa: in perfetta armonia con la ‘distinta’ Quinn, Dianna dimostra un amore totale per il Vecchio Continente, per il suo cinema, per la sua gente, per la sua cultura: non esita, infatti, a lanciare una stilettata ai ritmi poco ‘umani’ della vita negli States, mostrando invidia per la capacità europea, non solo italiana, di coniugare lavoro e piacere e di godersi la vita. Per quanto dichiari che i personaggi di Glee assomiglino poco ai loro interpreti, c’è da dire che l’allure sofisticato di Quinn ha una sua radice nell”Eurofilia’ di Dianna.
Non stupisce quindi che la sua canzone nel cassetto per Glee sia Moon River, indimenticabile colonna sonora di “Colazione da Tiffany”, cantata dalla sua musa Audrey Hepburn e scritta da Johnny Mercer e Henry Mancini. Se poi ci riuscirà nelle prossime stagioni di Glee lo scopriremo solo vivendo. Intanto la L di ‘Loser’ può dirsi cancellata: e dire che racconta di essere stata una ‘sfigata’ (proprio così, in italiano) al liceo: “Non ero popolare, neanche cool: indossavo jeans e maglietta“. Mah, per amore del personaggio siamo persino portati a crederle.
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