Glee: come sarebbe stato il finale se Cory Monteith fosse ancora vivo?
Ryan Murphy ha raccontato quale sarebbe stata l’ultima scena di Glee se Cory Monteith non fosse morto.
Come sarebbe stato il finale di Glee qualora la sceneggiatura della serie di successo della Fox non fosse stata stravolta a causa della prematura scomparsa di Cory Monteith (il giovane attore canadese che nel dramedy musicale interpretava Finn Hudson)? La risposta ci viene data dal creatore dello show Ryan Murphy (via Entertainment Weekly):
Il finale di Glee è qualcosa che non ho mai condiviso con nessuno, ma che ho sempre saputo. Ho sempre fatto affidamento su questa idea, una idea che per me è una sorta di Stella Polare. Alla fine della sesta stagione Rachel (Lea Michele) sarebbe diventata una grande star di Broadway, esattamente ciò per la quale è nata. Finn sarebbe diventato un insegnante e avrebbe vissuto felicemente in Ohio, in pace con la sua scelta, senza sentirsi più il perdente di Lima. L’ultima scena sarebbe stata questa: Rachel sarebbe torna in Ohio, soddisfatta, anche se non completamente, e si sarebbe recata al Glee Club diretto da Finn. Lui le avrebbe chiesto: “Cosa ci fai qui?”. Lei avrebbe risposto: “Sono a casa”. Dissolvenza sul nero. The End.
Ryan Murphy nell’intervista ha anche raccontato alcuni aneddoti sul suo rapporto con Cory Monteith:
Questo finale, come l’inizio, descrive profondamente i sentimenti che provavo per Cory. Nonostante i suoi guai era parte assestante del gruppo: era affidabile, dolce, una persona che ti faceva sentire a proprio agio. Era grosso, muscolare, enorme. Per questo motivo durante il pilot gli ho dato il soprannome “Frankenteen”, un soprannome che, per sua sfortuna, gli è rimasto. Ma Cory per me è stata anche la mia più grande sorpresa e per molti motivi ha ottenuto il massimo rispetto.
Il creatore di Glee ha usato parte delle sua idea del finale nell’episodio The Quarterback, quello della quinta stagione dedicato a Monteith/Finn, quando Rachel racconta a Mr. Schue come si immaginava il suo futuro e quello di Finn.