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Giulio Regeni, La7 lo ricorda a 5 anni dalla morte

Dopo Otto e mezzo e prima del film di prime time, La7 ricorda Giulio Regeni nel quinto anniversario della sua scomparsa.

25 Gennaio 2021 14:24

Sono passati 5 anni dalla scomparsa di Giulio Regeni e La7 dedica al giovane ricercatore italiano ucciso in Egitto uno spazio speciale tra access e prime time. Per ricordare Giulio nel quinto anniversario del suo sequestro, la rete diretta da Andrea Salerno ripropone subito dopo Otto e Mezzo l’intervista realizzata ai genitori Claudio e Paola Regeni da Diego Bianchi e trasmessa durante lo speciale di Capodanno di Propaganda Live.

Un modo per tenere accesa l’attenzione su un caso ancora irrisolto e che mostra da anni tutte le difficoltà di un’indagine completa e trasparente, difficoltà dovute agli intrecci politici, economici e diplomatici tra Italia ed Egitto, paese che non ha mai davvero mostrato di essere interessato alla risoluzione del caso. Per tanti motivi.

La storia di Giulio ‘finisce’ il 25 gennaio 2016: aveva 28 anni e si trovava al Cairo dove stava lavorando alla sua tesi di dottorato incentrata sul ruolo e sui sindacati del Paese. Iscritto a Cambridge, stava cercando contatti e informazioni per la sua ricerca quando scompare improvvisamente: ultimo messaggio in uscita alle 19.41 poi più nulla. Il suo corpo, torturato, fu ritrovato (o meglio fatto ritrovare) sul ciglio di una strada: da allora cinque anni di tira e molla con le autorità egiziane, a parole disposte a collaborare ma nella pratica ben poco di supporto agli investigatori italiani.

Intanto il Caso Regeni approda proprio oggi, nel quinto anniversario della scomparsa, al Consiglio Affari Esteri UE, la riunione di tutti i Ministri degli Affari Esteri dei Paesi UE. E ci si aspetta che dopo cinque anni di dignitosa e mai doma attesa da parte dei genitori e di quanti desiderino verità e giustizia per Giulio, arrivi davvero una svolta perché si faccia luce sui mandanti dell’omicidio di uno studente che deve aver dato fastidio a chi non voleva si facesse luce sui sistemi sindacali, sociali e politici nell’Egitto di al-Sisi.

Sarà anche un omaggio ‘piccolo’, realizzato con un contenuto ‘in replica’, ma è un segno importante, di presenza e di interesse, posizionato nel momento di maggior ascolto dell’intera giornata. Ed è molto più che simbolico.