Giulia Innocenzi a Tv Talk risponde a TvBlog: “Conduttrice o inviata? Difficile scegliere”
Celebrata da Bernardini e da Lucia Annunziata come la nuova stella del giornalismo tv italiana, la Innocenzi parla dell’esperienza da solista e racconta le sue elezioni.
Ospite della penultima puntata di Tv Talk, Giulia Innocenzi ha risposto alla domanda di un lettore di TvBlog scelta, tra quelle proposte, da Cinzia Bancone.
“Michele Santoro le ha permesso di ricoprire ruoli diversi nei suoi programmi (spalla, intervistatrice e ora conduttrice): quale di questi sente maggiormente nelle sue corde?” chiede Fenomenus alla giornalista che esita a dare una risposta netta, ma qualche ‘indizio’ su dove la porti il cuore ce lo dà.
“L’inviata è forse la cosa più divertente che c’è perché puoi dare vita alla tua fantasia, sei sempre in giro… anche se questo può essere molto stressante. Il ruolo di conduttrice ‘ti prende’ di più, cioè come conduttrice senti il programma più tuo… “
dice la Innocenzi, che probabilmente tornerebbe volentieri a macinare marciapiedi con un microfono in mano. Con AnnoUno, però, ha assaggiato il prime time cercando di tenere a bada 24 ragazzi e un parterre di politici. L’idea di una serie di faccia a faccia elettorali, in realtà, si è arenata di fronte al ‘niet’ di Beppe Grillo e Berlusconi:
“Il veto di grillo sul nostro programma non l’abbiamo capito”
dice la (ormai promossa) conduttrice, che alla fine non può che assegnare la palma di ‘vincitore’ a Renzi:
“E’ stato l’unico a venire e peraltro ha accettato senza sapere cosa fosse Announo, ha detto sì a scatola chiusa. Doppio chapeau al Premier, quindi. E alla fine ha vinto lui:ha dato il tu a tutti, si è messo alla pari con i ragazzi. In questo è sempre abilissimo…”.
A chi domanda se il format non tenda a celebrare il politico in studio, la Innocenzi risponde senza tentennamenti:
“Penso che il politico vinca già nel momento in cui si siede in studio, Poi non cerdo che i ragazzi siano deboli da un punto di visto argomentativo, ma parlano sulla base della propria esperienza. Poi il politico risponde da politico…”
come a dire che se il duello spesso finisce a favore del politico non si può non tener conto della diversa esperienza retorica e comunicativa, allenata con anni e anni di esperienza politica.
A proposito di esperienza e preparazione, gli analisti chiedono quanto ci sia di carattere e quanto di formazione ‘santoriana’ nel suo modo di gestire l’arena:
“Io so dove voglio arrivare sennò in mezzo a quel delirio di 24 ragazzi che si sbranano tra di loro e sbranano il politico si rischierebbe di perdere il focus. Io invece ho sempre ben presente la domanda da portare in fondo. Alla base di tutto, però, c’è la scuola santoriana”,
dice l’allieva prediletta di Michele, che però non ha certo intenzione di appendere il talk al chiodo:
“Santoro ha ideato e prodotto questa trasmissione, è l’unico ad aver tentato qualcosa di nuovo per di più in periodo elettorale, quello in cui si presuppone che ci sia maggior ascolto e ha lasciato la sua creatura a me. Io non vedo in questo una ‘diminutio’, ma un ‘raddoppiamento’ della casa santoriana”
ribadisce, piena di riconoscenza, la Innocenzi. Due appuntamenti, dunque, per la prossima stagione? Vedremo. Dell’anno prossimo non si parla e la situazione a La7, poi, non è proprio rose e fiori in questo momento. Per adesso ci si prepara all’ultima puntata di AnnoUno, la quinta, col quale la Innocenzi e Santoro dovrebbero salutare il pubblico prima di andare in ferie. In autunno si vedrà.