Chi era la Giulia De Lellis che partecipò a Uomini e Donne nel 2016 e chi è ora quella che conduce Amore alla prova – La crisi del settimo anno su Real Time? Da questa domanda parte l’intervista con la neo conduttrice, che dopo essere stata protagonista del dating show di Canale 5 e poi concorrente del Grande Fratello Vip ha deciso di confrontarsi con un altro ruolo in tv.
Amore alla prova – La crisi del settimo anno (ogni mercoledì alle 21:20 su Real Time) prevede che quattro coppie in crisi si mettano in gioco scambiando il proprio partner con uno che abbia caratteristiche diverse. Solo vivendo quattordici giorni con un compagno diverso dall’attuale potranno capire se la persona che hanno scelto di avere al proprio fianco è quella giusta per loro. Ad accompagnare le coppie in questo percorso, oltre a Giulia De Lellis, c’è Matteo Radavelli, esperto in relazioni e terapia di coppia.
Quali erano i sogni e le ambizione che avevi quando decisi di partecipare a Uomini e Donne?
Io mi sono ritrovata a partecipare a Uomini e Donne per uno scherzo del destino. Una delle mie più care amiche mi portò lì mentre stavo per trasferirmi e andare a vivere a Londra per un anno sabbatico. Ero, infatti, molto indecisa se continuare con gli studi nell’ambito della moda oppure intraprendere un altro percorso e provare ad entrare a Medicina. Poi arrivai a Uomini e Donne e trovai questo ragazzo (Andrea Damante, ndr) per il quale persi immediatamente la testa e i miei progetti cambiarono. In quel momento ho messo in stand by la mia vita. È stata la prima e forse unica volta in cui non riuscivo a capire che strada volessi realmente intraprendere. Poi non si è rivelato così difficile farlo perché la vita mi ha fatto scoprire un mestiere che allora praticamente neanche esisteva, quello di influencer.
Nella stagione 2016-2017 diventi opinionista di Pomeriggio Cinque. Come ricordi quell’esperienza che ad oggi rimane un unicum nella tua carriera?
A quel tempo c’erano, secondo me, dei percorsi televisivi che inevitabilmente si intraprendevano quando si usciva da un programma televisivo. Il tutto era finalizzato ad un momento – per me lo è stato il Grande Fratello Vip – in cui si traccia una linea e si inizia a delineare un percorso più preciso. Tant’è che poi io, dopo il GF VIP, per un anno ho deciso di non apparire più in televisione e mi sono strutturata meglio come beauty influencer. Oggi questo lavoro mi permette di scegliere dei progetti televisivi che mi piacciono e mi stimolano a fare sempre meglio.
La prima a credere in te dopo Uomini e Donne è stata Barbara d’Urso. Vi sentite ancora?
Io non sono una persona invadente nella vita di nessuno, neanche delle mie più care amiche. Non mi permetterei mai di disturbare Barbara, così come anche Maria De Filippi, un’altra donna che stimo tantissimo. In generale la vedo, la saluto, siamo in ottimi rapporti. Non c’è persona con cui ho lavorato con cui non abbia un rapporto di stima, di rispetto e in qualche senso di amicizia.
La tua prima volta alla conduzione è stata con Giortì, un programma prodotto da Witty TV e MediaMai. Come ti venne proposto e quale fu la tua prima reazione?
È stata Maria De Filippi a propormi questa conduzione. Ero emozionata e non sapevo se sarei stata all’altezza delle aspettative. Avevo preoccupazioni sane e giuste. Maria però ci ha visto lungo anche in questo caso: è stato grazie a questa esperienza che ho capito cosa avrei voluto fare in ambito televisivo.
La tua prova più importante alla conduzione arriva però nel 2021 con Love Island, realizzato per Discovery. Come hai vissuto quell’esperienza professionale?
Eravamo in pieno periodo Covid e ci trovavamo isolati su un’isola. Ricordo che con tutta la produzione, dopo dieci giorni, eravamo diventati famiglia. Condividevamo ogni momento, anche privato, nonostante ci fosse un lavoro molto importante dietro il programma perché il format richiedeva di intervenire talvolta immediatamente in alcune situazioni. Ho avuto degli autori che si sono fidati di me e mi hanno sempre lasciata fare. Nel mio percorso da conduttrice non ho mai incontrato nessuno che volesse snaturarmi e questa cosa per me è un grande onore perché vuol dire che sono sempre stata molto apprezzata per la persona che ero, oltre che per la professionista che sono.
Hai mai temuto invece che il pubblico non ti riconoscesse credibilità nel ruolo di conduttrice?
No, so che si può piacere o non piacere, ma sono molto consapevole della persona che sono. Non ho mai presentato un programma che andasse contro i miei valori o la persona che sono.
Perché Love Island non si è ripetuto?
Era un progetto con dei costi molto importanti e dopo il Covid ci sono state diverse rinunce, soprattutto riguardo a programmi così dispendiosi da un punto di vista economico. Il programma però era andato benissimo, erano tutti soddisfatti. In un altro periodo storico Love Island avrebbe avuto senza ombra di dubbio una seconda edizione e io sarei stata felicissima di farla.
Oggi sei alla conduzione di Amore alla prova. Il binomio con la tematica amorosa ti sta stretto o ti rispecchia, anche alla luce del racconto della tua vita privata fatto in tv e sui social?
Io vivo d’amore e nasco in un programma di storie d’amore. Per me è un grandissimo onore essere accostata ogni volta a storie sentimentali, più o meno belle, più o meno passionali. Poi grazie a Call of Beauty, realizzato sempre su Real Time, ho avuto la possibilità di confrontarmi televisivamente anche con altro, con quello che nella vita è il mio pane quotidiano, ovvero il beauty e il mondo della bellezza.
In occasione del lancio di Love Island avevi parlato di Maria De Filippi come modello d’ispirazione per la conduzione. Con Amore alla prova il confronto viene molto più facile da fare con Filippo Bisciglia a Temptation Island. Ci sono modelli di conduzione che hai preso come riferimento per affrontare questa nuova prova alla conduzione?
La conduzione di Amore alla prova è stata diversa da tutte le altre perché in questo caso sono affiancata da un professionista del settore, lo psicologo Matteo Radavelli. Proprio per questo la mia conduzione è diversa da quella di Filippo, un professionista che stimo tantissimo. Per me si è trattato più di accompagnare in questo percorso le coppie che ne hanno fatto parte più che di una conduzione vera e propria. Sono stata l’occhio popolare dell’amico o dell’amica che è al di fuori della relazione e che può dire la propria, in questo caso al fianco di uno psicologo.
Giocando sul nome della trasmissione che conduci, tu ti senti una “conduttrice alla prova”?
Io mi sento una conduttrice fortunata perché ci sono tantissime persone che mettendomi alla prova sono rimaste contente.
Quindi ti consideri già conduttrice?
Non mi posso definire una conduttrice completa, perché non ho un’esperienza che mi permetta di definirmi così. Sono una conduttrice alle prime armi e spero un giorno di potermi definire una conduttrice a tutti gli effetti perché è qualcosa in cui credo davvero tanto.
Televisivamente ti piacerebbe confrontarti anche con altri generi?
Assolutamente, è ben accetto tutto, purché il programma in questione rispetti i miei valori, mi piaccia e la tematica sia qualcosa che comunque mi appartiene.
Con Discovery ci sono già progetti che state valutando per il futuro?
Con Discovery sto facendo un percorso importante di crescita sia come conduttrice che come persona. Stanno credendo tanto in me. Ci sono e ci saranno delle novità a livello televisivo.