Emozionata, entusiasta, un fiume in piena: Giovanna Botteri è travolta e travolge Sanremo 2021 con la sua voglia e capacità di raccontare e con uno sguardo che ride, più di qualsiasi altro sia passato a Sanremo in questi giorni.
“Nel momento in cui dicono ‘La Botteri va a Sanremo’ vuol dire che sta succedendo qualcosa: vuol dire che si sono ribaltati i canoni! (Sorride) “Magari si presenta con i tacchi, il vestito scosciato, piena di botox, cosa succede…. Ecco non succede niente, ve lo dico… Mi hanno chiamato per essere quello che sono, per fare quello che faccio normalmente, per raccontare quello che racconto sempre… Però io l’ho ‘sentito’ dalle amiche, anche dalle colleghe… il fatto che io sia qui è stato visto come la rivincita delle nerds! Se ce l’ha fatta lei possiamo farcela tutte!”.
La prima standing ovation Giovanna Botteri l’ha per me guadagnata nella conferenza stampa di questa mattina, che potete vedere su RaiPlay. L’entusiasmo di chi ha la curiosità, la voglia di scoprire cose nuove e mondi diversi; quella curiosità che l’ha portata a fare giornalismo e per di più come inviata di guerra e corrispondente all’estero. Nonostante sia stata in situazioni decisamente peggiori, l’adrenalina si sente tutta.
“Sono iperemozionata, preoccupata, tesissima. Altro che bombe, la responsabilità di Sanremo è quasi peggio – dice -. Anche perché il mantra di questo festival così strano è non dimenticare, ma accarezzare le ferite. Ecco io dovrei ricordare quelle ferite, ricordare quello che è successo e sta succedendo, ma ricordare anche come si può, si deve vivere con questa ferita”.
Una ferita che non deve però essere vista come un dolore in cui affondare, ma come una situazione da affrontare. E di situazioni ne ha affrontate tante, come quella di lavorare sostanzialmente senza un pubblico, senza un feedback, da sola, in posti sperdutissimi.
“In questo senso sono più abituata di Amadeus e Fiorello a non sentire il pubblico… io sono il più delle volte da sola di fronte a una telecamera e in fondo mi sono abituata a sentire quello che c’è oltre la telecamera. E io credo che questo Sanremo ci abbia fatto sentire in tutti i modi cosa c’è oltre la telecamera, c’è un’Italia che ci sta guardando, un’Italia che lotta, che ha la voglia e il coraggio di farcela e di uscirne. Penso di essere qua stasera per raccontare questo”.
Cosa farà? Non lo sa.
“Uno dei motivi per cui stanotte non ho dormito è proprio perchénon so assolutamente niente di quello che succederà, cosa farò… a occhio mi chiederanno di fare quello che faccio sempre. Non farò grandi discorsi, non farò appelli… Ballare? Sul tango possiamo parlarne, ma non so davvero cosa farò… Incrociamo le dita, farò una bruttissima figura, già lo so, cercate di risparmiarmi”
scherza con i colleghi che applaudono.
“L’idea che magari stai ad ascoltare quello che uno dice senza andare a guardare se il capello è perfetto, il vestito, i dettagli. In fondo questa è anche una delle lezioni imparate in questo anno e mezzo terribile: dobbiamo imparare ad apprezzare anche l’imperfezione. Impariamo ad essere più tolleranti, più solidali, comprensivi, vicini, anche se non rispettiamo dei canoni. Siamo persone normali. Viva la normalità!”.
Una volta sul palco dell’Ariston, l’inizio è spiazzante, con lei che legge l’inizio de L’Anno Che Verrà, per rappresentare l’anno iniziato per noi proprio con le sue cronache da Pechino. Lo schema ‘canzone letta’ ricorda cose viste lo scorso anno. Poi ripete quanto detto in conferenza stampa cercando di spiegare ad Amadeus come visualizzare il pubblico dietro la telecamera, come sentire al buio anche il cuore della gente che sta sul divano, anche con i figli, per la festa di Sanremo. E poi presenta Bugo. I cortocircuiti non mancano.