Sanremo 2023, l’intervento di Amadeus per il Giorno del Ricordo
Arrivato il tanto atteso e agognato politicamente intervento sul Giorno della Memoria a Sanremo 2023. Il testo dell’intervento di Amadeus.
In occasione del Giorno del Ricordo anche il Festival di Sanremo 2023 ricorda la festa istituita nel 2004 per tutte le vittime delle Foibe. Per farlo è intervenuto direttamente il direttore artistico, nonché conduttore, Amadeus, che ha iniziato il suo intervento da un poltroncina rossa nella platea del teatro Ariston.
“Sono qui in mezzo al pubblico, perché vorrei condividere queste parole con voi, perché riguarda tutti noi italiani” ha esordito Amadeus, prima di leggere le parole di Egea Haffner raccolte nel libro di Gigliola Alvisi, La bambina con la valigia:
La sera del quattro maggio mamma stava trafficando ai fornelli, … papà era appena tornato dalla gioielleria e si stava lavando prima di sedersi a tavola … Poi, ecco tre colpi imperiosi alla porta. Io ero già a letto o forse ero rimasta a dormire da nonna Maria, non l’ho mai saputo, ma ho immaginato tante volte la scena …
Quella visita a un’ora così inconsueta poteva significare una sola cosa: l’arrivo della polizia del maresciallo Tito, i Titini!
Sono qui, cos’è successo?
– chiese mio padre. Niente, solo
un controllo. Risposero.
Deve seguirci al comando.
– Devo portare qualcosa? – chiese ancora mio padre, forse solo per guadagnare un po’ di tempo. –
No, è solo
un controllo.
Papà indossò
la giacca e raccomandò
alla moglie di non preoccuparsi
e di badare a me che tanto
si sarebbero visti dopo poco, pochissimo …
oppure fu trascinato via senza avere il tempo
di trovare una sola parola speciale
per quell’addio.
Che importanza
ha, in fondo?
Quella fu l’ultima volta che mia madre lo vide.
Le donne della mia famiglia pregarono e sperarono:
Che mio padre venisse rilasciato perché non aveva mai fatto nulla di male ai partigiani slavi che ora spadroneggiavano in città.
Che fosse stato portato in un campo di prigionia, anche lontano, non importava, perché così prima o poi avrebbe fatto avere notizie di sé tramite la Croce Rossa Internazionale.
Pregarono e sperarono.
L’altra ipotesi che temevano, infatti, oscurava la vista e rallentava il cuore fino a fargli perdere un battito: FOIBE.
Terminata la lettura delle parole di Egea Haffner, una delle testimoni di quello che accadde a migliaia di italiani di Istria, Dalmazia e Venezia Giulia nel Dopoguerra, Amadeus è salito sul palco per portare a compimento l’intervento sulla Giorno del Ricordo: “Il 10 febbraio, come sapete, è la giornata del Ricordo, istituita per tenere viva la memoria di una delle pagine più tragiche della nostra storia: l’eccidio di migliaia di nostri connazionali gettati nelle foibe dalle milizie del Maresciallo Tito e l’esilio di centinaia di migliaia di italiani costretti a lasciare la loro terra e i loro averi. Una vicenda a lungo dimenticata che appartiene all’epoca oscura delle dittature e ci fa riflettere sul valore della memoria e soprattutto della verità.Perché la libertà non si conquista dimenticando o rimuovendo, ma ricordando. Sempre”.
Con questo intervento Amadeus dovrebbe aver risposto alla richiesta che era arrivata da parte del mondo politico di celebrare il Giorno del Ricordo con un intervento direttamente dal palco di Sanremo 2023, dove sono state così ricordate le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata che colpì numerose migliaia di italiani all’indomani della fine del secondo conflitto mondiale. Anche nel 2018 venne celebrato il Giorno del Ricordo a Sanremo con un breve intervento di Pierfrancesco Favino e Michelle Hunziker.