Home Notizie Piovono speciali tv per la Giornata contro la violenza sulle donne (ma noi suggeriamo Ossi di Seppia e Processo per Stupro)

Piovono speciali tv per la Giornata contro la violenza sulle donne (ma noi suggeriamo Ossi di Seppia e Processo per Stupro)

Ossi di Seppia sul caso Sara Di Pietrantonio, l’arringa nel Processo per Stupro del 1979, lo speciale Frontiere in prime time, tra tv e web.

pubblicato 25 Novembre 2021 aggiornato 25 Novembre 2021 14:16

«Non si può parlare di amore ‘malato’, di amore ‘morboso’, amore ‘geloso’ perché la parola amore non può essere accostata alla parola ‘Assassino’. Mai.»

Una spiegazione chiara, sintetica, efficace contro tanta retorica sugli ‘uomini che uccidono le (proprie) donne’: perché “Femminicidio“, parola invisa ai più – e soprattutto a chi pensa che la lingua sia immutabile -, è stata introdotta per indicare con precisione l’assassinio di donne per mano di uomini vicini, cari, amati, impegnati però più a possedere che a voler bene. La sintesi citata si deve a Maurizia Quattrone, Vice Questore aggiunto della Polizia di Stato, la funzionaria reperibile della Squadra Mobile di Roma la notte tra il 28 e il 29 maggio 2016, quando la 22enne Sara Di Pietrantonio fu strangolata e data alle fiamme dall’ex ragazzo, il 26enne Vincenzo Paduano. È lei la protagonista della puntata di Ossi di Seppia – Sara Di Pietrantonio, un femminicidio, rilasciata questa settimana su RaiPlay proprio in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne e dedicata al massacro della giovane Sara, punto finale di una relazione basata sul controllo e sulla sopraffazione psicologica, di una “dinamica fatta di piccoli gesti, di ‘Dove sei?’, ‘Cosa fai?’, ‘Mandami un tuo sorriso’ per capire dove fosse, come fosse vestita, in compagnia di chi’, ricostruisce la Vice Questore. E sono quei piccoli gesti, quelle dinamiche, che da anni cercano di mettere in evidenza programmi come Amore Criminale o Sopravvissute, ben più importanti di qualsiasi altro speciale da ‘ricorrenza’ con la loro cadenza stagionale e settimanale, per mettere in guardia le donne dai comportamenti animali dei propri ex o attuali compagni.

Ma questo 25 novembre 2021 è ricco di appuntamenti speciali per ribadire una cosa ovvia, il no alla Violenza sulle Donne (e di genere in senso lato) in ogni sua forma. Un’operazione culturale, più che annuale, che si fa fatica a condurre quotidianamente e a far attecchire in un Paese in cui c’è ancora tantissimo da fare.

Ma diamo un’occhiata ai principali appuntamenti previsti in questa lunga – e di certo ricca di retorica – giornata, tra appuntamenti istituzionali, reportage e inchieste.

La programmazione Rai per la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne 2021

Sono tre gli appuntamenti particolari da segnalare nella programmazione della Rai per il 25 novembre 2021: alle 10.00 su Rai 1 va in onda lo speciale “No alla violenza. Il grido delle donne”, a cura di Rai Parlamento e in diretta dall’Aula del Senato della Repubblica, confidando che il Parlamento non sia deserto come qualche giorno fa, quando la Ministra per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, ha parlato dello stato dell’arte e delle misure del Governo in un’aula deserta. Ma con la tv in campo…

In prima serata su Rai3 spazio allo speciale Frontiere “Gli uomini non cambiano”, condotto da Franco Di Mare che ospita in studio Franca Leosini, Veronica Pivetti e Matilde D’Errico, autrici e conduttrici di alcuni dei programmi chiave per riconoscere i comportamenti pericolosi; tra le testimonianze quelle di Dacia Maraini, di Fabio Roia, Presidente di Sezione presso il Tribunale di Milano, del costituzionalista Alfonso Celotto, di Raffaele Cantone, Procuratore della Repubblica a Perugia, dello psichiatra Paolo Crepet, del filosofo Paolo Ercolani e della psicologa Umberta Telfener.

Da segnalare su Rai 5, sempre in prima serata, lo spettacolo teatrale in prima visione “Doppio taglio. Come i media raccontano la violenza sulle donne” di Marina Senesi. E direi che è tra i contributi più interessanti.

La proposta continua anche venerdì 26 quando su Rai 3 va in onda il doc “Afghanistan: dalla minigonna a Bin Laden”, a cura di Rai Documentari, che ripercorre la condizione della donna nel Paese. E quanto servirebbe anche da noi una nuova edizione de La questione femminile, realizzato e trasmesso nel 1976, o de La Donna che Lavora, storico ciclo di reportage girato in Italia nel 1958 e proposto in tv, che rappresenta uno degli spaccati più reali e interessanti sulla condizione della donna nel Dopoguerra.

Entrambe i titoli sono disponbili su RaiPlay (e a prescindere dalla ricorrenza), mentre per l’occasione l’OTT Rai ha predisposto una carrellata di contenuti a tema cui vanno aggiunti, oltre alla puntata di Ossi di Seppia già ricordata, anche un altro contenuto originale, ovvero la prima puntata del nuovo ciclo di doc Racconti criminali che si apre con 343 giorni all’inferno: sequestro Barbara Piattelli, sul caso avvenuto nel 1980. Altri contenuti da segnalare le puntate de Le Ragazze e Processo per stupro, primo docufilm che raccontò un processo per violenza sessuale nel 1979: realizzato da sei registe, il docufilm ebbe una grande risposta di pubblico, tanto da essere replicato dopo pochi mesi. E a vedere all’opera gli avvocati dell’epoca sembrerebbe davvero che poco sia cambiato. Di quel processo viene estrapolata l’arringa dell’avvocato della vittima, Tina Lagostena Bassi.

Torniamo alla programmazione Rai giusto per segnalare che a fare da filo conduttore c’è lo spot che rilancia il numero antiviolenza 1522 (e non si capisce perché non possa essere trasmesso anche in altri periodi dell’anno).

La programmazione di Arte.tv

È sempre il web a offrire le cose più interessanti, anche al di là di RaiPlay: su Arte.tv è disponibile H24, la serie in 24 puntate che ‘raccoglie’ e racconta le tante e diverse forme di abusi di cui possono essere vittime le donne nel corso di una singola giornata. Realizzata nel 2021 e diretta principalmente da Nathalie Masduraud e Valérie Urréa, la serie — fruibile gratuitamente con sottotitoli in italiano sul sito, sulle app ARTE per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili — vede la partecipazione di Diane Kruger e Valeria Bruni Tedeschi.

La programmazione di ITsART

Restando in ambito web, anche ITsART propone un importante serie di contenuti a riguardo di questa giornata. È Protagoniste, una selezione di oltre 40 titoli che vedono al centro la figura femminle in veste di autrice, direttrice d’orchestra, curatrice, pittrice, regista e attrice. Saranno disponibili in piattaforma fino al 28 novembre e vengono virate al bianco e nero. Solo le scarpe delle protagoniste saranno rosse come simbolo rappresentativo della ricorrenza.