Giorgio Gori: “Sono il Rutelli della tv? Non sono stato consultato per i nuovi direttori Rai, privilegiato il merito”
Enrico Mentana sulle nomine dei nuovi direttori di rete Rai: “Giorgio Gori? E’ il Rutelli della tv”. La replica del diretto interessato.
Fra un problema di regia ed un servizio non partito regolarmente, il direttore del TgLa7 Enrico Mentana ha voluto commentare anche le nomine dei nuovi direttori di rete della Rai. Lo ha fatto con la sua solita ironia (su Instagram): “Dicono che in Rai comandi quello a destra (il premier Matteo Renzi, ndr). Ma il super direttore generale (Antonio Campo dall’Orto, ndr) era l’assistente di quello a sinistra, la nuova direttrice di Raidue era la sua vice e la nuova direttrice di Raitre è stata creata da lui. È il Rutelli della tv…”. “Quello a sinistra” è Giorgio Gori, attuale sindaco di Bergamo e marito di Cristina Parodi, considerato “spin doctor” di Matteo Renzi nel periodo precedente all’investitura a premier. Gori è un professionista che conosce alla perfezione il mezzo televisivo: ha fondato la casa di produzione Magnolia ed è stato direttore di Canale 5 ed Italia 1.
Gori si considerato il Rutelli della tv? Ha risposto a La Stampa:
“Io credo che Mentana volesse fare un paragone con le amministrative di Roma, visto i tre principali candidati – Giachetti, Bertolaso e Marchini – sono passati tutti da lui. In questo senso Rutelli è il kingmaker della politica romana […] Sono molto contento di queste nomine ma non mi prendo meriti che non ho. Né sono stato consultato né mi sono preoccupato di suggerire nomi. E ci mancherebbe”.
Tant’è. Ilaria Dallatana, neo direttrice di Rai 2, ha fondato con lui Magnolia nell’ormai lontano 2001. “Abbiamo lavorato insieme per undici anni, vero, ma la sua statura professionale si misura indipendentemente da Giorgio Gori. Ha fatto molte altre cose Certamente Campo Dall’Orto non l’ha scelta perché ha lavorato con me, ma per la sua statura professionale”, dichiara.
Daria Bignardi, invece, è la nuova direttrice di Rai 3. E’ stato Gori a lanciarla in tv: “Lei è stata una scommessa perfettamente riuscita, ma stiamo parlando della prima edizione del Grande Fratello, anno 2000. Sedici anni fa! Anzi, se vogliamo tornare indietro arriviamo addirittura a Tempi Moderni. Poi è vero, l’ho seguita, ho molto affetto per lei. Ma non posso certo dire di essere il suo mentore […] Daria sarà una grande scommessa. Ma l’ho vista lavorare: sa essere un vero capo-progetto. E ha una sensibilità editoriale molto spiccata che le consentirà di muoversi bene in questa rete”.
Gori, comunque, si dice soddisfatto (anche se, per adesso, è felice di essere il sindaco di una città importante e non ha intenzione di tornare indietro): “Per la prima volta le nomine sono state fatte senza il bilancino e senza consultare le segreterie dei partiti. Non sempre si era privilegiato il merito, invece oggi la strada seguita da Campo Dall’Orto è stata proprio questa […] È giusto premiare chi è dentro, ma bisogna anche cercare il meglio che si trova fuori. Penso alle scelte di Verdelli, o di Romagnoli. E su Rai1 è stata fatta una scelta, interna, molto importante: la nomina di Andrea Fabiano, un quarantenne, significativa e segna una svolta”.