Giorgio Gori: “Se Sabrina vorrà farlo, ci sarà una nuova stagione di Anna e i Cinque. Isola dei Famosi al lunedì sacrificata ma con risultati incoraggianti”
A margine dell’evento organizzato venerdì presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore per presentare il Master “Analisi e progettazione del prodotto televisivo”, abbiamo incontrato l’amministratore delegato di Magnolia, Giorgio Gori, rivolgendogli alcune domande di attualità e sulla stagione in corso.Si parla molto del calo di interesse delle fiction ma con Anna e i Cinque avete tenuto
A margine dell’evento organizzato venerdì presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore per presentare il Master “Analisi e progettazione del prodotto televisivo”, abbiamo incontrato l’amministratore delegato di Magnolia, Giorgio Gori, rivolgendogli alcune domande di attualità e sulla stagione in corso.
Si parla molto del calo di interesse delle fiction ma con Anna e i Cinque avete tenuto bene pur partendo in sordina…
“Ci vuole sempre un po’ di pazienza coi nuovi prodotti, I Cesaroni per dire erano partiti al 18%. In questo momento poi quel tipo di racconto di commedia romantica è molto richiesto dal pubblico perchè ha bisogno di momenti di evasione che proprio la televisione può dare“.
E’ d’accordo con le parole recenti di Fedele Confalonieri secondo il quale non è questo il momento di fiction ansiogene?
“Sì perchè abbiamo tanti motivi d’ansia reali e questo forse spiega anche alcuni risultati delle fiction di questa stagione. Gli ascolti dei programmi di informazione dicono che la gente ha curiosità e attenzione per quello che sta succedendo. Poi sono successe tante cose, dal crollo della Borsa, alla crisi dei mutui, al rincaro della vita, all’Alitalia, adesso alla rivolta delle scuole. E’ una stagione di grandi temi, ce ne sono state meno ricche di dibattiti in passato rispetto a questa e mi sembra gli ascolti la fotografino: pensiamo a Santoro, Exit, Matrix, tutti in crescita rispetto agli scorsi anni. D’altra parte però proprio per questo il pubblico ha necessità di evadere dalla quotidianità per due ore e lo fa più sensibilmente con racconti di commedia rispetto a quelli più d’azione che inevitabilmente risultano ansiogeni.”
Parlando dell’attualità, cosa ne pensa della riforma Gelmini e di tutti questi ragazzi che sono scesi in piazza per manifestare?
“Ho un’opinione diversificata, sono abbastanza d’accordo per i provvedimenti che riguardano la scuola elementare e sono invece molto preoccupato per quello che riguarda l’Università e la Ricerca. Allo stesso tempo credo che l’obiettivo per il quale i ragazzi sono scesi in piazza sia sbagliato, ossia non è Gelmini bensì Tremonti che ha, facendo un’azione meritoria di contenimento della spesa pubblica, colpito un’area che penso sia fondamentale e strategica per il futuro del Paese.”
Un consuntivo per questo primo tranche di stagione?
“Mi sembra una stagione positiva per noi. Sono soddisfatto. Certo la collocazione del lunedì dell’Isola è sacrificata ma l’abbiamo accettata di buon grado a fronte dello spostamento della Champions League su Raidue; mi pare però che la crescita progressiva del programma sia molto incoraggiante con un daytime che è il più forte degli ultimi anni. Per quanto riguarda la fiction poi abbiamo parlato prima di Anna e i Cinque, che è stata la prima per noi e tutto sommato è andata bene. Infine per quanto riguarda l’informazione, sono molto contento dei due film sulla mafia di Raitre che non hanno avuto un ascolto clamoroso ma sono stati invece molto apprezzati.
Ci sarà una seconda stagione di Anna e i Cinque?
“Se Sabrina Ferilli avrà voglia sì, mi sembra che il pubblico abbia apprezzato e credo ci possa essere un seguito.”