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Giorgio Gori si dimette da Magnolia e va con Renzi

Dimissioni di Giorgio Gori da Magnolia per occuparsi di politica insieme a Matteo Renzi, sindaco di Firenze

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pubblicato 2 Novembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 02:16


Giorgio Gori, ex direttore di Canale 5 e Italia 1, lascia la presidenza di Magnolia (gruppo Zodiak Media Group) per occuparsi di politica a fianco di Matteo Renzi. Una notizia già nell’aria nei giorni scorsi e confermata oggi da una lettera firmata da lui stesso e inviata ai dipendenti del Gruppo (un’analisi su Polisblog):

“La situazione che stiamo vivendo fa sì che non sia più tempo, a mio avviso, per chi può farlo, di perseguire solo i propri privati interessi”.

Anche la società Zodiak certifica in una nota le dimissioni di Giorgio Gori dal Gruppo che produce tra gli X Factor (insieme a Fremantle), L’Eredità e L’Isola dei Famosi citando testualmente:

“La decisione di lasciare gli incarichi di cui sopra è stata motivata dal desiderio di intraprendere nuove sfide professionali in ambiti diversi dal settore ‘Media’”.

Gori ringrazia sia il Gruppo De Agostini sia il Ceo di ZMG sia i suoi collaboratori “per il lavoro svolto assieme“. Ricambia i ringraziamenti David Frank “per l’impegno e la dedizione che ha riservato a ZMG fin dalla sua nascita, per il suo inestimabile supporto ed il contributo sempre fattivo in termini di idee ed iniziative che hanno favorito la realizzazione di questo ambizioso progetto“. Gori non lascia definitivamente Zodiak Media Group ma resterà come da lui stesso dichiarato Consigliere all’interno del board. L’incarico operativo di gestione di Magnolia resta affidato da febbraio all’attuale Amministratore Delegato Ilaria Dallatana.

Giorgio Gori che era intervenuto il weekend scorso al cosiddetto “Big Bang” di Renzi, era stato accusato di essere il ghost writer del sindaco di Firenze, tanto che poi lui ha dovuto dare la sua versione attraverso Facebook. Ieri nella copertina di Ballarò, Maurizio Crozza lo ha sbeffeggiato perchè sarebbe colui al quale si deve l’arrivo in Italia del Grande Fratello, ma quello che più sorprende è che Gori di fatto proseguirebbe la stessa strada di Berlusconi, persona con la quale ha lavorato ai suoi inizi in tv e che molti dell’area di centrosinistra (area in cui si va a collocare il movimento) hanno sempre criticato.

Anche Silvio è partito dalla tv e poi è giunto alla politica. Non solo, pure Renzi ha un percorso omologo poichè come molti sanno, la “forza” del sindaco di Firenze incomincia alla “Ruota della Fortuna” di Mike Bongiorno su Canale 5 come concorrente dove vinse svariate decine di milioni di lire. Come a dire, finito il Berlusconismo arrivano già i primi sostituti sul fronte opposto? Vedremo cosa succederà alle primarie del Pd dove gli attuali dirigenti sono già pronti a dare battaglia.