Home L'Isola dei Famosi Giorgio Gori: “Confalonieri, Mentana e Costanzo scettici su Berlusconi sceso in politica. Io lasciai Mediaset perché…”

Giorgio Gori: “Confalonieri, Mentana e Costanzo scettici su Berlusconi sceso in politica. Io lasciai Mediaset perché…”

L’ex presidente Magnolia prende una posizione forte su Mediaset

pubblicato 17 Novembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 01:53


Giorgio Gori, nelle ultime settimane, ha fatto parecchio parlare di sé nei piani alti della tivvù (e non solo). L’ex patron Magnolia ha dato le dimissioni – anche lui – per sposare la causa del Big Bang, ovvero il movimento politico dei rottamatori del Pd guidato dal leader Matteo Renzi, già sindaco di Firenze (se ne è ampiamente occupato Polisblog).

La sua decisione ha subito sollevato facili battutine sulla sua incoerenza, nonché enormi accuse alla sua scarsa credibilità. Il dissenso generale si è scagliato contro il suo passato da direttore di Canale5, oltre al fatto che proprio lui ha portato nella tv italiana i reality, prima il Grande Fratello quando era a Mediaset e poi l’Isola dei Famosi in qualità di produttore indipendente.

Ora “il cobra che sorride” – così lo ha soprannominato Bob Seligman, americano di 80 anni che bazzica l’ambiente televisivo – vuota il sacco in un’intervista a tutto campo su Vanity Fair, ricostruendo gli inizi della sua carriera da addetto ai lavori.

Grazie al suo ex compagno di liceo Lorenzo Pelliccioli, oggi ad De Agostini, dopo essere stato licenziato da Feltri a Bergamo oggi (“Facevo troppo di testa mia”) Gori iniziò a collaborare con Retequattro prima che fosse di Berlusconi. Mentre Carlo Freccero, fondatore con l’ex premier della tv commerciale, aveva con il Cav. un rapporto quasi filiale insieme a Roberto Giovalli, altro ex storico direttore di Italia1, Gori ha sempre avuto un’indole più freddina, motivo per cui lui e Silvio non hanno mai litigato. Il vero motivo per cui ha lasciato Mediaset è Piersilvio…

Dopo il salto, le sue dichiarazioni più salienti:

Via da Mediaset perché…

“Ho lasciato nel 2011 l’azienda perché volevo fare l’imprenditore. E più di così – il 60 per cento di share nella prima finale del Grande Fratello – non avrei potuto ottenere. Inoltre Mediaset stava cambiando: Piersilvio andava verso un modello accentrato che non mi avrebbe più consentito la libertà e l’autonomia che volevo”.

Cristina Parodi dalla sua parte

“I più preoccupati della mia discesa in campo sono stati i miei genitori. Ma anche i miei figli sono rimasti un po’ così. Per loro sono sempre stato quello dei programmi che guardavano i loro amici, e non hanno una bella idea della politica. La considerano il mondo di Berlusconi, degli scandali e della corruzione. Cristina (Parodi, la moglie ndr) mi ha sempre incoraggiato. Lei è una roccia e mi dà solidità. Io sono più soggetto a sbalzi d’umore. Quando iniziai a corteggiarla fui fantozziano. Mi limitavo ad assistere alle edizioni che conduceva, compresa quella di mezzanotte, senza il coraggio di rivolgerle la parola finché lei mi invitò al cinema”.

Contro i pregiudizi sui reality

“Condannare i reality come l’Isola è un provincialissimo cliché della sinistra italiana. Penso che l’Isola sia stato e resti e un programma di grande ricchezza espressiva, non a caso seguito anche dal pubblico colto. Ho sempre cercato di fare programmi che avrei fatto vedere ai miei figli. Loro l’hanno visto eccome”.

X Factor su Sky

“Penso che si tratti del miglior cast nella storia del programma”.

Su Berlusconi e Fininvest

“Io sono sempre stato contrario alla discesa di Berlusconi in politica. Anche perché ero convinto che non potesse vincere, che avrebbe messo a rischio l’azienda. E come me la pensavano persone più autorevoli: Confalonieri, Letta e, dentro Canale 5, Mentana e Costanzo. Non ci fossero stati loro sarebbe stato più complicato, ma è un fatto che la rete che dirigevo, a differenza di Italia Uno e Rete4, non si schierò mai. Io ero per la netta separazione tra azienda e partito. E su questa cosa il rapporto con Berlusconi si è raffreddato”.

Guadagni da dirigente a confronto

“Ho guadagnato molto di più con Magnolia. In Mediaset guadagnavo molto bene, un miliardo di lire l’anno. Ma con Magnolia siamo partiti in tre, in quaranta metri quadri e un quarto dello stipendio, e oggi fatturiamo 130 milioni di euro. Il 2011 è stato un anno ottimo. I ricavi salgono del 22% e il margine lordo di quasi il 30: lascio sereno.”

Il rapporto chiacchierato con Simona Ventura

“Vedere la propria vita messa in piazza complica le cose. Forse per questa ragione le coppie famose non resistono a lungo: i media possono fare da detonatore a problemi che una coppia normale supererebbe. Io e Cristina siamo stati bravi a concentrarci sulle cose importanti e ad andare oltre quel passaggio. Siamo usciti più forti”.

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