Giordano Signorile è salvo, la mamma a Storie italiane: “Prelevato da un soldato ucraino”
Giordano Signorile, il ballerino bloccato a Kiev dopo lo scoppio della guerra, è salvo: l’annuncio dei genitori a Storie italiane (video)
Giordano Signorile, il ballerino italiano bloccato a Kiev, dopo lo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia, è salvo. I genitori, in collegamento con ‘Storie italiane’ hanno dato la bella notizia tirando, dopo ore di giustificata preoccupazione, un sospiro di sollievo:
Finalmente Giordano è stato prelevato da un soldato ucraino. Adesso andranno a prelevare altri italiani per, poi, metterli in salvo e, forse, portarli in Moldavia. Sono veramente felice. E’ monitorato dall’Osservatorio anti-molestie da una giornalista del Tg1. Gli hanno consigliato di fare un cartello con la bandiera italiana con scritto ‘Io sono italiano’ per farsi riconoscere dagli incursori italiani. Finalmente ultime ore in questa pazzesca guerra. Tra un po’ sarà a casa. Lo dobbiamo coccolare. Ha passato dei giorni terribili. E’ una settimana che questo ragazzo vive sotto i bombardamenti.
Il ragazzo, 19 anni, da 5 anni, ha lasciato la Puglia per inseguire il proprio sogno e frequentare una prestigiosa accademia di danza nella capitale ucraina. In questi giorni, dopo aver lasciato il dormitorio della scuola di danza, il danzatore è stato accolto da dei vicini:
E’ molto contento. Sono molto carini. Gli hanno preparato la colazione. Lui si sente ucraino. Soffre per quello che sta vivendo l’Ucraina. E’ tanto amareggiato. Mi dice sempre: ‘Mamma riuscirò a ritornare?!’ Il suo futuro è lì. Dopo il diploma avrebbe chiesto di lavorare sempre lì. Non voleva tornare in Italia. Giordano fa il tifo per l’Ucraina. Anche la mamma fa il tifo per l’Ucraina. Voglio ringraziare l’ambasciata, il Presidente Mattarella. Ce l’abbiamo fatta. Grazie alla stampa, a tutti voi.
Nelle scorse ore, il suo paese d’origine, Capurso, in provincia di Bari, ha organizzato una fiaccolata per riportarlo a casa. Il danzatore aveva lanciato, attraverso social e tutti i media italiani, un vero e proprio grido d’allarme per fuggire dalla guerra.
Sono abbandonati da tutti. Sono solo con questi due vicini che mi hanno accolto. Per fortuna ci sono loro. Domani mattina proverò ad avventurarmi alla stazione per capire se prendere un treno. Sarebbe meglio aspettare ma io sono stanco di aspettare. Aspetto da una settimana ma mi ritrovo qui mentre, fuori, la guerra continua da una settimana. I bombardamenti continuano. Non credo che aspettare sia la migliore opzione. Non ce la faccio più. E, poi, non è sempre come mostrano in Italia e da tutte le parti. Ma è peggio. Trovarsi qui è tutta un’altra cosa rispetto a quello che si guarda in tv.