Home Notizie Giobbe Covatta a Blogo: “La televisione non è divertente da fare” (VIDEO)

Giobbe Covatta a Blogo: “La televisione non è divertente da fare” (VIDEO)

L’attore è guest star della seconda stagione di Romolo+Giuly su Fox: “In tv mi piacerebbe fare divulgazione divertente, da grande voglio fare Piero Angela che fa ridere”

pubblicato 16 Settembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 14:06

L’interpretazione di Carlo Marzo, ultimo comunista vivente, nella seconda stagione di Romolo+Giuly, serie tv in onda su Fox (canale 112 di Sky) da stasera, lunedì 16 settembre 2019, è stata l’occasione per Blogo di rivolgere alcune domande a Giobbe Covatta. Perché l’attore è da qualche tempo assente dal piccolo schermo?

La televisione non è una cosa divertente da fare. O la fai con le persone con cui ti diverti a farle, o è meglio se non la fai. Io l’ho sempre fatta con gli amici, Fabio Fazio, Gialappa’s Band, Maurizio Costanzo… Loro continuano a farla ancora? Io mi diverto meno, mi diverto poco. (…) Mi piacerebbe fare divulgazione, in maniera divertente. Da grande voglio fare Piero Angela che fa ridere. Vorrei raccontare l’ambiente, l’Africa, il terzo Mondo. Lo faccio già in teatro, anche con Mario Tozzi.

A proposito di come alcune serie tv, Gomorra in primis, hanno raccontato in questi anni Napoli, Covatta ha spiegato il suo punto di vista:

Quella di Gomorra è una faccia di Napoli, una. Una faccia che fa ascolto, audience, ma non significa che neghi l’esistenza di tutte le altre. Sarebbe carino non mettere in piazza solo i guai, ma evidentemente le cose belle fanno meno ascolti. Ma non mi preoccuperei di questo.

In apertura di post il video integrale dell’intervista.

Romolo+Giuly 2: CARLO MARZO (Giobbe Covatta)

Ultimo comunista vivente, Carlo Marzo è ormai considerato un animale in via di estinzione. È uno dei fondatori della ribellione segreta che trama per rovesciare il governo federalista di Mastrota e Don Alfonso. Come ultimo dei comunisti è uno dei guardiani dell’antica profezia del piatto di pasta e si imbucherà al Campo Vacanze Romane, sotto copertura, per mettersi in contatto con Romolo.