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Gianroberto Casaleggio è morto: in tv solo con Lucignolo e Lucia Annunziata

Il cofondatore del M5S aveva 61 anni

pubblicato 12 Aprile 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 02:22

Gianroberto Casaleggio, fondatore del Movimento 5 Stelle con Beppe Grillo, è morto questa mattina a Milano dopo una lunga malattia. Aveva 61 anni ed era ricoverato in una struttura dell’istituto Scientifico Auxologico. Nell’aprile del 2014 Casaleggio era stato operato di urgenza per un edema al cervello al Policlinico di Milano e proprio qualche giorno fa si era parlato di un suo ‘passaggio di mano’, smentito dallo stesso presidente della Casaleggio & Associati.

La notizia della scomparsa di Casaleggio è stata battuta inizialmente su Twitter ed è (più o meno rapidamente) balzata sulle reti all news. Prima a darla Sky Tg24, che ha immediatamente commentato la news con gli ospiti in studio nell’edizione delle 10.30. La notizia della morte di Casaleggio ha quindi toccato anche le reti generaliste: primi a darla Storie Vere (che ha poi ha ribadito la notizia in chiusura di programma), seguito da Mattino 5Coffee Break ha ricordato la figura di Casaleggio con l’affettuoso e commosso ricordo di Di Pietro, dichiaratosi grande amico del co-fondatore del M5S.

Pochi minuti dopo l’annuncio social della morte di Casaleggio è arrivato anche l’addio di Beppe Grillo su Twitter, con l’hashtag #CiaoGianroberto. Il comico ligure ha cancellato lo show previsto stasera a Napoli.

Rarissime le apparizioni tv di Gianroberto Casaleggio: nel marzo 2014 Lucignolo 2.0 lo intercettò in stazione, strappandogli qualche dichiarazione. [raw content=”

“] L’unica vera intervista concessa in tv risale, invece, al maggio 2014, prima delle Elezioni Europee e pochi giorni dopo la sua operazione al cervello, quando fu ospite di Lucia Annunziata a In Mezz’Ora, su Rai 3. Proprio in quell’intervista sottolineava che

“Il Movimento 5 stelle sopravviverà a Grillo e Casaleggio perché le idee possono camminare da sole. Ma ancora è troppo giovane”.

Diverse, invece, le interviste concesse alla stampa, da Il Fatto Quotidiano – come testimonia il video dell’incontro con Marco Travaglio – a La Stampa, passando per l’intervista concessa nel 2013 a Gianluigi Nuzzi per l’evento Ponza d’Autore. Ma Casaleggio non si è mai davvero concesso alle telecamere, preferendo gli incontri di piazza con i simpatizzanti del movimento e le riunioni riservate con i principali rappresentati del M5S. Nel frattempo Twitter è diventato, come sempre accade in questi casi, il registro delle condoglianze, raccolte sotto l’hashtag #CiaoGianroberto. //