Giannini conduttore di Ballarò, M5S contro la Rai: “Decisione incomprensibile”
Il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, pur con qualche settimana di ritardo, critica la scelta compiuta dalla Rai di affidarsi ad un esterno per sostituire Floris
Con giusto qualche settimana di ritardo, anche (dopo l’Usigrai) il M5S critica la scelta della Rai di affidare la conduzione di Ballarò a Massimo Giannini, in quanto giornalista esterno a Viale Mazzini. A scriverlo in maniera esplicita è il presidente della Commissione di Vigilanza Roberto Fico in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo. Il titolo “Le mani di Repubblica sulla Rai” conferma, se mai ce ne fosse stato il bisogno, che il M5S non vede di buon occhio il quotidiano diretto da Ezio Mauro (e viceversa, viene da dire).
Riguardo alla scelta di Massimo Giannini per la conduzione di Ballarò, c’è un punto su cui non si può non riflettere: la Rai, con questa operazione, ammette implicitamente che tra i suoi 1700 giornalisti assunti non ne esiste uno in grado di condurre la trasmissione. Perché non si è valutato di avviare una procedura di selezione interna? Come è possibile che tra i tanti professionisti presenti in Rai non ci sia nessuno che possa ricoprire tale ruolo? Devo pensare allora che i giornalisti Rai non siano seri, capaci, in gamba? Magari qualcuno, ma non tutti.
Fico la butta anche sul piano economico, asserendo che la squadra di Giannini potrebbe arrivare a costare nel complesso qualcosa come un milione di euro alla Rai.
Senza considerare che scegliere un professionista interno comporterebbe un grande risparmio per l’azienda: Giannini si avvarrà di altri collaboratori esterni, mentre un giornalista Rai avrebbe magari coinvolto in questa esperienza altri colleghi. Sarebbe stata una bella occasione per dare un segnale di cambiamento forte e per valorizzare le risorse interne. L’ex vicedirettore di Repubblica e il suo staff potrebbero costare alla tv pubblica circa un milione di euro. Optando per una squadra interna, Viale Mazzini avrebbe invece fatto un’operazione quasi a costo zero. Un modo di operare incomprensibile.
Insomma, se Floris (anche per ‘colpa’ dei sondaggi di Pagnoncelli) non era ben visto dal M5S, sembra essere messo peggio, da questo punto di vista, Giannini.