Gianni Morandi: “In Grazie a tutti non cerco l’auditel a tutti i costi”. Ma punta su Alessandra Amoroso
Si è mostrato stoico Gianni Morandi, alla presentazione del primo cofanetto della sua carriera, Grazie a tutti – il concerto, preludio dell’omonimo show in partenza da lunedì 26 ottobre su RaiUno. Si dà il caso, infatti, che il popolare cantante di Monghidoro si scontrerà al lunedì sera contro il Grande Fratello, in piena garanzia, dopo
Si è mostrato stoico Gianni Morandi, alla presentazione del primo cofanetto della sua carriera, Grazie a tutti – il concerto, preludio dell’omonimo show in partenza da lunedì 26 ottobre su RaiUno. Si dà il caso, infatti, che il popolare cantante di Monghidoro si scontrerà al lunedì sera contro il Grande Fratello, in piena garanzia, dopo già aver sofferto in passato contro C’è Posta per te. Ai tempi di Uno di noi, il primo varietà in crisi del sabato sera di RaiUno, provocò il telespettatore restando in mutande, per far innalzare gli indici di ascolto. Questa volta, invece, dice che fare ascolti non gli importa:
“Voglio intrattenere senza disturbare, fare una tv semplice, senza effetti mirabolanti, senza una spasmodica ricerca di audience a tutti i costi”.
Lo stesso principio potrebbe applicarsi a Vincenzo Salemme in Da Nord a Sud – E ho detto tutto, un delizioso varietà vecchio stile, fatto di tempi teatrali (alquanto morti per uno spettacolo tv?) e di una staffetta tra grandi personalità artistiche. Peccato che il risultato di uno show tradizionale e semplice, lunedì sera, sia stato un mezzo fiasco: 4.092.000 telespettatori e il 15,59%. E lo stesso Renato Zero, in una recente intervista a Vanity Fair, ha dichiarato che non farà mai più un progetto suo in tv dopo il flop di Tutti gli zeri del mondo, il suo unico one man show andato male diversi anni fa su RaiUno, a suo dire per una controprogrammazione terribile.
E’ difficile, per i grandi del passato, fare spettacolo nella tv odierna, vero Morandi?
“Fare tv oggi è molto diverso da 10-20-30-40-50 anni fa. Ormai siamo abituati a farci il nostro personale palinsesto. Raiuno una volta era unica, oggi è ancora ampiamente seguita, anche se è solo una delle possibili scelte del telespettatore, che è diventato meno ‘fedelè e più autonomo nelle scelte. Noi partiremo da uno spunto, la prima volta dell’uomo sulla luna, nel 1969. Un pretesto per cercare di capire quali sono i desideri dei ragazzi di oggi rispetto a quel “ah, potessi andare sulla luna!” dei ragazzi di allora”.
Ed è qui l’intuizione di Gianni Morandi, che va contro il suo (finto?) disinteresse verso l’Auditel. Lui ha voluto con sè Alessandra Amoroso, la vincitrice dell’ultima edizione di Amici, che con buone probabilità porterà un enorme indotto giovane al suo programma, oltre al suo pubblico di vecchi affezionati:
“Ha partecipato con impegno e grinta a un talent show che ha vinto con pieno merito. Ha già venduto centinaia di migliaia di dischi ma non si è montata la testa. È piacevole lavorare con lei. Ma sono collaborazioni estemporanee, ha un suo percorso davanti ed è giusto che lo faccia da sola. Talent show come Amici e X-Factor fanno scoprire quante nuove forze ci siano in Italia”.
Che ci si avvii verso programmi multigenerazionali, in grado di fidelizzare in un colpo solo giovani e non? E’ un po’ quello che prova a fare anche Tutti pazzi per la tele, raccontando la tv di una volta con i montaggi in stile Youtube. Peccato che lì, per privilegiare amarcord esterofile troppo datate, si rovini tutta la festa della televisione italiana, il risultato finale risulti sempre più affannoso e il clima – a detta anche di molti lettori – si sia un po’ perso rispetto alla passata edizione. Onore e il rispetto a parte, Antonella Clerici ha portato alla rete ammiraglia appena 3.813.000 telespettatori e uno share del 15,43%, un brutto biglietto da visita per la futura conduttrice di Sanremo.
Quindi, caro Morandi, non puoi permetterti di ignorare gli ascolti, a maggior ragione se dovrai risollevare l’intrattenimento autunnale di RaiUno (senza sfigurare con I migliori anni).