Gianni Minoli: “I TG perdono significato. Il futuro dell’informazione è nei canali tematici e nel web”
Gianni Minoli annuncia che l’era dei TG è finita. Anzi, si è conclusa l’era del significato strategico dei TG che si vedranno sottrarre nel futuro, sempre più terreno, da canali tematici e web. Per il Direttore di Rai Educational oramai tutto ciò che è informazione è destinato a essere fruito in maniera diversa. Dice in
Gianni Minoli annuncia che l’era dei TG è finita. Anzi, si è conclusa l’era del significato strategico dei TG che si vedranno sottrarre nel futuro, sempre più terreno, da canali tematici e web. Per il Direttore di Rai Educational oramai tutto ciò che è informazione è destinato a essere fruito in maniera diversa. Dice in un intervista a AffarItaliani:
Con la nascita dei canali di sole news i telegiornali stanno perdendo progressivamente significato strategico. È ovvio che per abbandonare abitudini consolidate negli anni occorra del tempo, ma il futuro dell’informazione televisiva è tutto nelle mani dei canali specializzati.
Non so se questo annuncio per Minoli sia un canto di vittoria o di sconfitta. Mi spiego meglio. Minoli è un personaggio che ha costruito un pezzo della televisione che conosciamo. Ha dato l’impronta a un certo modo di fare tv e di confezionare programmi come nel caso di Mixer o de La storia siamo noi. Eppure è anche colui che una volta giunto a RaiTre cancellò un programma come Mediamente condotto dal Duca Bianco della Tv italiana, Carlo Massarini, in cui, in tempi non sospetti si parlava della possibilità per tutti di partecipare alla creazione della società dell’informazione libera e aperta; di velocità dell’informazione; di informazione dedicata; di multimedialità; di piattaforme dell’informazione in tempo reale (vedevano la luce i primi blog).
E infatti ammette Minoli che:
Bisognerebbe prestare maggiore attenzione alla cultura internazionale. Viviamo in un mondo globalizzato e non si può ignorare che quello che capita a Calcutta avrà conseguenze anche a Milano o Torino.
Aggiunge Minoli:
L’avvento della tv quanto ha cambiato il modo di fare informazione sui giornali? Abbastanza, direi. È stato molto importante nella trasformazione grafica perché le immagini hanno acquisito maggiore peso. Quanto ai contenuti, si sono influenzati a vicenda. La rivoluzione del web è appena cominciata: deve fare ancora tutto il percorso della selezione della notizia e della garanzia delle verifica delle fonti.
E’ assolutamente così, ma appunto RaiTre, nel 2000 era già su questi argomenti e su queste discussioni, poi bruscamente interrotte, perché considerate di nicchia. Dunque, dopo circa 10 anni le sue parole lasciano quanto meno perplessi rispetto a quella che forse fu una delle occasioni mancate della Tv di restare al passo con l’evoluzione digitale. E infatti Minoli preferì altre strade, certamente più soft e meno futuristicamente impegnative come Un posto al sole.