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Giovanni Minoli a TvBlog: Gianni Minà, addio grande amico

Il ricordo di Giovanni Minoli del grande giornalista e scrittore piemontese

di Hit
27 Marzo 2023 23:11

Gianni Minà oggi lunedì 27 marzo 2023 ci ha lasciato. La sua è stata una carriera straordinaria, di uno che si è sempre professato umile giornalista, ma che in realtà era qualcosa di molto di più. Un grande raccontatore della nostra società, in particolare quella latino americana, con un occhio attento al mondo dello sport e a quello dello spettacolo. Un’attivista della società, un osservatore del mondo e dei suoi abitanti a 360 gradi. Qui su TvBlog lo vogliamo naturalmente ricordare maggiormente per la sua attività televisiva, dove ha raggiunto il punto più alto certamente con “Blitz“, il programma della domenica pomeriggio della Rete 2 della Rai, andato in onda fra il 1981 ed il 1984. Una trasmissione dove la mitica agenda telefonica di Minà è stata determinante, in quel programma ci sono andati tutti. Una puntata su tutte, quella in diretta da Cinecittà dove Sergio Leone stava girando “C’era una volta in America” con Robert De Niro (foto di apertura).

Per ricordare Gianni Minà abbiamo chiamato Giovanni Minoli, all’epoca capo struttura di Rai2 e creatore oltre che di Mixer, di cui sta andando in onda su Rai3 in queste settimane “Miver vent’anni di televisione“, anche di Blitz. Minoli ci ha raccontato la genesi di quel programma e sopratutto ha ricordato la figura di Gianni Minà. 

 

Addio grande amico

Era l’autunno del 1981 e noi della Rete 2 avevamo deciso di fare un programma per la domenica pomeriggio in concorrenza con la Domenica in di Pippo Baudo. Il programma era Blitz, una delle perle del servizio pubblico radiotelevisivo. L’idea era di proporre un programma che abbracciasse il pomeriggio della domenica, con un protagonista del mondo dello spettacolo che portasse in studio i suoi amici. Avevo pensato per la conduzione di questa trasmissione in un primo momento a Maurizio Costanzo. Poi scoppiò il caso della P2 e l’ipotesi Costanzo tramontò.

Ero rimasto quindi senza conduttore ed un giorno pensai a Gianni Minà. Lui aveva lavorato con me a Mixer e nel frattempo era stato in qualche modo parcheggiato nella redazione sportiva del Tg2. Lui era un uomo geniale, dotato di grande fiuto giornalistico, pieno di umanità, umiltà, anche troppa e di generosità, ma anche uno che lavorava a modo suo, quindi non incline a compromessi. Era sottoutilizzato al Tg2 e aveva enormi potenzialità che in quella sede e in quel ruolo erano sostanzialmente inespresse.

Decisi così di affidargli la conduzione di Blitz. Un giorno lo chiamai e ci facemmo una passeggiata di dieci ore a piazza Mazzini a Roma. Riuscii a convincerlo a condurre Blitz e fu un successo. Gianni ha portato in quella trasmissione chiunque, faccio solo qualche nome: Federico Fellini, Robert De Niro, Sergio Leone e tanti altri. Celebre era la sua rubrica telefonica dove aveva i nomi dei più grandi artisti del mondo dello spettacolo, gli bastava fare una telefonata . Riusciva ad instaurare con loro un rapporto di vera amicizia e loro si fidavano di lui. Grande esperto dell’America latina, ha sempre concentrato verso quella parte del mondo i suoi interessi ed il suo amore.

Gianni Minà ha dato tanto alla Rai e ha ricevuto molto meno. E’ una grande perdita, mia personale, per una persona a cui ho voluto molto bene e che ho stimato moltissimo e per tutto il nostro paese, per la televisione e per la Rai in particolare.

Giovanni Minoli