Gianni Milano: “Non si campa di sola tv. Oltre a Uno Mattina Estate Weekend insegno all’università”

Abbiamo già avuto modo di presentare, seppur con qualche riserva, il debutto alla conduzione di Uno Mattina Estate Weekend di Gianni Milano. Dopo qualche impaccio iniziale e al di là di una dizione marcatamente partenopea, l’emergente presentatore (in realtà ha già 41 anni) si sta facendo apprezzare per una genuinità di fondo.

In un’intervista realizzata dal settimanale Di Più Tv, Milano racconta la sua insolita quanto interessante esperienza di “televisivo precario”, dimostrando che anche un conduttore deve essere flessibile e, perché no, poter contare su una buona “base” accademica:

“Oltre a lavorare in televisione, sono anche un professore universitario. Ho due lauree: ingegneria elettronica e ingegneria aziendale. Non ho la cattedra, ma lavoro all’università, soprattutto a Napoli e a Firenze, per tenere corsi e seminari, poi seguo gli studenti negli esami e quando danno la tesi. Inoltre presento convegni, ho anche collaborato con il ministero della Difesa per alcuni progetti… Diciamo che ho una doppia anima: una pragmatica e organizzata, quella dell’ingegnere, e una che ama lo spettacolo. La Tv era il mio sogno sin da bambino e a quarantun anni ho avuto un’opportunità d’oro, dopo un lungo periodo di gavetta e delusioni”.

Ecco i difficili trascorsi a cui è andato incontro prima di emergere nello storico brand Rai:

“Ogni volta che cercavano un conduttore giovane io andavo, ma ogni volta sceglievano qualcun altro. Così, deluso, ho scelto di farla finita con la tv. Nel 2004 volevo andare a lavorare come tecnico al Mit, la più importante università di ingegneria del mondo. Ma, poche settimane prima del viaggio, mi hanno convocato in Rai per un provino. Stavolta per l’Italia sul 2 Estate, con Maria Teresa Ruta: servivano giovani inviati. Ero scoraggiato, mentre il giorno dopo mi ha chiamato l’amministrazione della Rai per farmi il contratto”.

L’appassionato Gianni ha iniziato ad amare la tv passando dall’Auditorium Rai di Napoli, quando andava a trovare i suoi nonni. A diciotto anni si è iscritto all’ufficio collocamento dello spettacolo per fare il figurante. Così, mentre sosteneva gli esami, si dava da fare per entrare nel mondo dello spettacolo. Nel 1994 l’incontro che gli ha cambiato la vita:

“A Salsomaggiore incontro Pippo Baudo, che era nella giuria di Miss Italia. Un amico di mia mamma si occupava dell’organizzazione del concorso nella ragione Campania. Io l’ho pregato di assumermi nel suo staff: ho iniziato dal gradino più basso, spostavo le sedie e montavo la scenografia. Andai a presentarmi a Pippo e lui mi ha squadrato. Poi ha detto: ‘Hai un volto televisivo. E la parlantina. Un giorno lavorerai in Tv’. Mi lasciò il numero di telefono e da quel giorno è nata un’amicizia. Dopo ho continuato a lavorare in altri programmi, sempre in ambito organizzativo. Lo incontravo agli studi Dear e lui si fermava tutte le volte a darmi consigli. Incoraggiato dalle sue parole, facevo provini”.

Per ora, però, Milano ribadisce di tenersi stretto il suo lavoro di professore e consulente. Solo se dovesse sfondare come conduttore, allora lascerà la sua doppia vita. Finalmente un personaggio televisivo con un briciolo di buonsenso, piedi per terra e umiltà da vendere.