Home Ballarò Gianluca Semprini a Blogo: “Il nuovo talk del martedì? Un rischio gigantesco. I giornalisti Rai? Ci chiariremo presto”

Gianluca Semprini a Blogo: “Il nuovo talk del martedì? Un rischio gigantesco. I giornalisti Rai? Ci chiariremo presto”

Gianluca Semprini alla presentazione dei Palinsesti Rai fra l’addio a Sky, il nuovo talk di Rai 3 ed il post sui giornalisti Rai. Intervista video.

pubblicato 28 Giugno 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 23:06


“Mi hanno fatto quest’offerta, credevano molto in me come conduttore del futuro format politico. E’ arrivata la Rai dopo tredici anni bellissimi a Sky. Non potevo dire di no, era giusto cambiare”. Così Gianluca Semprini, new entry di Rai 3, parla del suo arrivo fra i volti di punta del servizio pubblico. Il giornalista romano ha lasciato Sky, dove era considerato un punto di riferimento, nonché “uomo dei confronti”: “C’era l’esigenza di cambiamento, dopo tanti anni è ovvio. Dall’altra ho parlato molto con la mia famiglia, loro mi hanno spinto a provarci. Era forse il momento giusto e quindi ho detto di sì. Sicuramente avrei passato un’estate più tranquilla a Sky, avevo già in programma due mesi di ferie. Invece ci sarà da lavorare tanto”.

Il format sarà diverso dai talk tradizionali. Meno parole, più immagini e confronto con il pubblico: “Siamo in pieno cantiere aperto. Abbiamo molte idee, soprattutto ce l’hanno gli autori. Speriamo di portare guidare bene questa macchina”. Il rischio è grande: “Il rischio è gigantesco. Si dice in continuazione che il talk va cambiato e se c’è qualcuno che prova a cambiarlo, andrebbe premiato. E poi soprattutto dalla televisione pubblica ci si aspetta sperimentazione, penso di essere arrivato nel posto giusto… spero anche nel momento giusto”.

E su quell'”umiliante” detto ai giornalisti Rai: “Lo so, ha scatenato polemica. Era due anni fa quando noi a Sky stavamo chiudendo un accordo per assumere dei giornalisti pagandoli di tasca nostro. Di contro i giornalisti della Rai protestavano per presunti tagli. Il post era per svegliare, era per dire che fuori dalla Rai c’è gente che lavora molto e fa dei sacrifici. Era il gioco delle parti, come quando un giocatore della Roma parla male di quello della Juventus. Penso che ci chiariremo presto”.

La Rai è cambiata, dunque? “Mi sembra di sì, è cambiato il servizio di Stato un po’ ovunque. Non è cambiata solo la Rai”.

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