Giampaolo Morelli a TvBlog: “Dopo queste nuove puntate L’Ispettore Coliandro potrebbe sbarcare al cinema”

Venerdì prossimo 19 marzo dalle 21 su RaiDue va in onda la prima delle due puntate della quarta stagione de “L’Ispettore Coliandro” interpretato da Giampaolo Morelli. Quarta serie che oltre ad essere di sole due puntate, invece delle quattro inizialmente previste, potrebbe anche essere l’ultima per questa fiction originalissima e piena di veri estimatori. Fans che si danno appuntamento proprio stasera al cinema Farnese a Roma per un incontro-evento ad ingresso libero con i Manetti Bros, registi della serie, il protagonista Morelli e gli altri componenti del cast. Abbiamo voluto chiedere direttamente al protagonista di questa fiction quale sarà il destino di Coliandro ed i motivi di questa sua prematura chiusura, oltre che un’anticipazione sui contenuti di questi due nuovi episodi.

Nei mesi scorsi, nonostante il successo d’ascolti, è stato annunciato la sospensione della produzione di Coliandro da parte della Rai. Ora però L’Ispettore di RaiDue è pronto al ritorno?

“Diciamo che c’è una piccola rivolta perché questa quarta serie andrà in onda in formato ridotto, con 2 puntate anziché 4. C’è però un fraintendimento nel pensare che sia la Rai ad essersela presa con Coliandro. Questo non è vero, ci sono stati dei tagli che non permettono a RaiDue di produrre nemmeno Coliandro che è la sua fiction di punta.”

La decisione di fermare il progetto ha colto anche voi quindi di sorpresa?

“Due puntate le avevamo già girate e avremmo dovuto girarne altre due. Le sceneggiature, molto carine, erano anche già state scritte ed approvate ma anche noi siamo rimasti bloccati. Sembrava dovesse andare tutto bene ma con questi tagli siamo rimasti a metà. L’importante è però che almeno queste due puntate vengano trasmesse, senza buttar soldi e impegno. “

Puntate che a differenza della precedente serie verrà messa in onda nel difficile venerdì sera. Una scelta azzardata?

“Che in Rai non sappiano gestire granché Coliandro è evidente dal fatto che nonostante i risultati precedenti, ora si decida di mandarlo al venerdì. Una giornata che potrebbe ammazzare Coliandro, visto che il nostro pubblico principalmente di giovani al venerdì non rimane in casa, a differenza del martedì.”

Questa fiction non viene forse troppo poco presa in considerazione dall’azienda che la produce?

Questa fiction non viene forse troppo poco presa in considerazione dall’azienda che la produce?

“Una parte della Rai tifa assolutamente per questo prodotto. Da quanto so anche il direttore di RaiDue Liofredi lo vuole tantissimo e spinge per averlo ma purtroppo hanno stabilito così e non lo si può produrre. In Rai è un po’ strano perché non c’è una mente unica ma c’è quello che decide il palinsesto, quello che decide la produzione, il direttore di rete. Ci sarà anche chi avrà voluto mandarlo di martedì ma alla fine avrà vinto quello del venerdì.”

Nonostante tutto due puntate nuove arriveranno in Tv. Come saranno?

“L’ispettore per fortuna rimane uguale a se stesso e questa volta nella prima puntata, “666”, se la vedrà con i satanisti mentre nella seconda puntata ci sarà una sorta di continuazione della puntata “La Pistola” che coinvolgerà la camorra.”

Con questi appuntamenti dovremo dire addio a “L’ispettore Coliandro”?

“Non lo so, non so se tornerà più. Una pausa ci può anche stare ma mi auguro che una ultima puntata anche quando avrò 60-65 anni la potrò fare. Con Coliandro, sempre in giacca di pelle e Rayban però da presbite, magari impegnato nella sua ultima giornata di lavoro prima della pensione.”

La serie poco tempo fa ha sperimentato anche una proiezione speciale in un cinema di Bologna e questa sera dalle 20.30 farà il bis a Roma al Cinema Farnese di Piazza Campo dè Fiori.

“Si questa sera ci sarà un’altra proiezione a Roma ed ho saputo che i fans si presenteranno vestiti come Coliandro in giacca di pelle e Rayban, che spero si tolgano almeno durante la proiezione anche se l’ispettore non se li toglierebbe. Alle 20.30 partirà la prima puntata seguita da un dibattito con il pubblico dove parteciperò io, i Manetti e forse anche Lucarelli. Abbiamo già provato la stessa esperienza a Bologna, dove abbiamo dovuto fare una proiezione bis a notte fonda. Coliandro poi visto al cinema ha un fascino speciale, regge il grande schermo. ”

Chiuse le porte della Tv per la serie si potrebbero aprire le porte del cinema?

“Non si sa mai. C’era venuta un po’ questa idea e credo che prima o poi un suo spazio cinematografico lo troverà. Magari proprio la puntata di Coliandro che va in pensione la faremo per il cinema.”

A parte Coliandro, per la primavera sei pronto anche per altre nuova avventure?

“In primavera uscirà questo film tv con Vanessa Incontrada diretto da Pier Belloni che si chiamerà “Un paradiso per due”. Un film tv sull’ambientalismo molto carino, su un tema importante che non credo la tv abbia toccato spesso. Credo sia uscito un prodotto veramente molto interessante.”

In questi mesi sei invece impegnato nelle riprese della nuova fiction “La Famiglia Gambardella” per la prossima stagione televisiva. Come sarà il tuo personaggio?

“Si in quella che ora si chiama “La Famiglia Gambardella”, ma che non so poi che titolo avrà. E’ una famiglia di napoletani dove io faccio la parte di un vero sfigato. Uno abbandonato dalla moglie, con 5 figli e i genitori, che sono Marisa Laurito e Lello Arena, che continuano a dargli dell’inutile e cornuto. Uno sfigato vero.”

Come ti stai trovando su questo nuovo set?

“Ormai giriamo da più di due mesi e finiremo a fine aprile. Ci stiamo trovando bene, con molta armonia e ci divertiamo anche. E’ un prodotto per famiglie, diverso da Coliandro.”

Questo tipo di prodotti, se di successo, mantengono i propri protagonisti impegnati nello stesso personaggio per diversi anni. Ci riusciresti?

“Si vedrà. Ora vediamo cosa ne viene fuori, perché mentre lo giri soprattutto il primo anno non hai chiaro cosa stia venendo fuori. Per un attore è stancante fare sempre lo stesso personaggio, anche se vestire i panni di Coliandro trova in me una corsia preferenziale, un po’ perché mi sento autore di quel personaggio e anche perché è raro creare un personaggio del genere che rimane così a lungo. Ultimamente nel cinema e nella televisione non vedo personaggi che restano, l’ultimo che mi viene in mente è Montalbano. Mi sembra tutto più usa e getta. Noi invece pur rivolgendoci ad un pubblico più ristretto, andando su RaiDue con sole 4 puntate, siamo riusciti a ritagliarci un suo spazio nel cuore dei ragazzi.”