Gialappa’s, calo di ispirazione o di comici?
Questa sera ci aspetta un nuovo appuntamento con la Gialappa’s, irriverente trio di voci fuori campo che, in quest’annata, si sta rivelando piuttosto deludente. Dopo il ritorno forzato con Mai dire reality, nel cuore della crisi del genere, la ditta più umoristica della tv continua a perdere colpi, facendo rimpiangere un periodo di astinenza dal
Questa sera ci aspetta un nuovo appuntamento con la Gialappa’s, irriverente trio di voci fuori campo che, in quest’annata, si sta rivelando piuttosto deludente. Dopo il ritorno forzato con Mai dire reality, nel cuore della crisi del genere, la ditta più umoristica della tv continua a perdere colpi, facendo rimpiangere un periodo di astinenza dal video che ne avrebbe di certo rivitalizzato la creatività (si parlava di un contratto in esclusiva con Sky, sulla scia di Mai Dire Mondiali, che poi è sfumato).
Ebbene, il ritorno alla prima serata con Mai dire martedì non è partito con i presupposti più felici.
Gran parte delle imitazioni sono malriuscite, da una Martina Stella reinventata sino all’eccesso a un Lapo Elkann che alla lunga stanca. Poi c’è un tale comico di nome Cacioppo che continua a lavorare in tv, grazie ai Gialappi ma anche a Colorado Cafè, senza mai strapparti una risata. Nelle ultime puntate, in particolare, che l’hanno visto cimentarsi con i tempi della diretta, si è rivelato più maldestro del solito dimenticandosi perfino le battute e vanificando completamente il senso delle sue incursioni. Poi ci sono le schermaglie di coppia del duo Corrado Nuzzo e Maria Di Biasi che, dopo i fasti della pièce teatrale Mia sorella, inciampano in personaggi isterici e parodie incomprensibili.
Senza infamia e senza lode Marcello Cesena, che continua a dare le sue soddisfazioni con Jean Claude senza stupire più di tanto con l’ennesima caricatura di Dr House.
Se a questo ci aggiungete che l’unico comico di grido, tra i veterani che di tanto in tanto tornano all’ovile, è un malsfruttato Fabio De Luigi, è impossibile negare l’evidenza: non si ride.
Il brillante imitatore, infatti, ha già registrato tutti i suoi siparietti per via dei concomitanti impegni teatrali, dando di conseguenza uno scarso apporto in termini di attualità ai soggetti rappresentati. Tra questi, un ripetitivo Calderoli che serve solo a far sghignazzare l’opposizione e, come gran parte delle imitazioni dei politici, vuole più accrescere il profilo impegnato del comico che divertire lo spettatore.
Ci mancano i personaggi esilaranti di un genio come Antonio Albanese, le parodie canore di Paola Cortellesi, persino le buffonate di Aldo, Giovanni e Giacomo che, proprio di recente, hanno ammesso di aver bisogno della Gialappa’s per riavvicinarsi a un pubblico ingrato (d’altronde, il flop del loro ultimo film parla chiaro).
Basterebbe, però, che anzichè dedicarsi al programma tra un impegno e l’altro, se ne occupino a tempo pieno per far sentire il valore aggiunto della loro presenza nel cast.
Per questa stagione, salvo cambiamenti in corso d’opera, il bilancio resta negativo. E l’unica novità degna di nota – di cui vi propongo un filmato esemplificativo – è la cartooniana stagista portata in scena da Caterina Guzzanti. Monicarelli è la dissacrazione più originale delle cialtronate contemporanee che da sempre la Gialappa’s è brava a fustigare.
Peccato, però, che di fronte alla trash-cronaca di un fenomeno di massa abbiano fatto il loro tempo e in rete ci sia qualcuno che li ha nettamente superati (tenendo conto che, sulle figuracce altrui, non ci guadagna nulla).
Mai dire martedì – La stagista Monicarelli