Le varie edizioni del Grande Fratello hanno dato lavoro a variopinti (e discutibili) personaggi che, dopo essere passati da quella porta rossa, hanno trovato un posto più o meno dignitoso nel piccolo schermo. Cosa sarebbe oggi il gossip senza Raffaella Fico o come potremmo vivere senza i consigli di stile di Jonathan Kashanian a Verissimo? Aldo Grasso ultimamente ha manifestato una certa nostalgia per un’altra razza di “gieffini” che rispondono ai nomi di Marco Santin, Giorgio Gherarducci e Carlo Taranto, ovvero la Gialappa’s band. In altre parole: quelli che il format marcuzziano lo purgavano. Che ne è di loro?
In un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano i Gialappi dicono di essere legati a Mediaset ancora per un altro anno, ma che, probabilmente, voleranno versi altri lidi (magari Sky o La7) nel 2013. Anche se l’ammiraglia del biscione li tenta. Ecco perchè:
Non abbiamo mai avuto l’assillo della tivù. Adesso di proposte ce ne sono. Due anni fa, quando abbiamo firmato il rinnovo con Mediaset, no. Rimanere qui nel 2013 è improbabile. Al tempo stesso, andarsene quando ripartirà il GF sarebbe un po’ un controsenso.
E quindi al purgante trio andrebbe bene restare legato a Mediaset solo per il Grande Fratello (correndo anche il rischio di nobilitare personaggi senza arte nè parte)? Nessuna nostalgia per i format passati (che tanti vorrebbero rivedere)?
Nell’ultimo contratto era chiaro che avremmo condotto solo il Grande Fratello. In mancanza di meglio, abbiamo accettato. Mai dire gol è il programma che ci ha dato di più. Mai dire Banzai era divertente anche senza Gialappa’s. Avevamo sempre il timore che il programma andasse in onda senza il nostro commento. E il pubblico ridesse lo stesso.
Poche possibilità di rivedere in onda i vari Mai Dire che hanno fatto compagnia a generazioni di italiani (tra cui quella della sottoscritta). Un po’ dispiace e soprattutto dispiace non sentire più le loro voci in tv. Ma, visto che al momento i tre Gialappi sono in cerca di impiego, si può sempre immaginare dove potrebbe essere interessante vederli in azione. Ci sarebbe una certa Simona Ventura che la domenica pomeriggio avrebbe quattro ore e mezza da riempire (e nella prima puntata di Cielo Che Gol! ha dimostrato di zoppicare un pochino in questo senso). Io quei tre lì in quel contesto ce li vedrei bene. Voi?