GF Vip, scontro Signorini – De Lellis: e l’ignoranza vola
Signorini rimbrotta la De Lellis per il discorso sulle sigarette e i gay e la invita a leggere di più. La risposta: “Ignorante sarai tu”.
Il Grande Fratello Vip si occupa dei casi caldi di due settimane fa solo stasera e dopo aver squalificato Predolin (anche se per la ragione sbagliata), tocca a Giulia De Lellis beccarsi il necessario rimbrotto per quella frase – diciamo infelice? – nella quale affermava che lei, ipocondriaca, non avrebbe mai ‘smezzato’ una sigaretta con gay e drogati.
Signorini è passato all’attacco, sottolineando come il sillogismo di Giulia – gay, malattie – sia stato immediatamente collegato all’AIDS:
“Non posso perdonare la tua ignoranza. L’AIDS non si trasmette con la saliva, non si trasmette così. Leggi, informati prima di parlare!”.
“Ignorante io! Ma ignorante sarai te! Tu mi attacchi per una cosa che non ho detto, che avete interpretato voi! E allora l’ignorante sarei io?”
risponde l’ex corteggiatrice, e ora fidanzata, di Andrea Damante (di cui non ricorda il numero di cellulare, ma questa è un’altra storia) al già prof. Signorini. Proprio lei che ha dichiarato di essersi anche sforzata di entrare in una libreria e di aver addirittura provato a leggere il riassuntino (alias, la quarta di copertina), ma di non sapere cosa farsene dei libri. (E ringrazio Bitchyf per lo screen)
A niente serve l’intervento di Ilary Blasi che cerca di farle capire che le parole sono importanti e che le sue sono state interpretate in questo senso. Come far capire alla De Lellis che la comunicazione è interpretazione e non ‘codifica/decodifica’? Come farle capire che tutto quello che viene detto viene interpretato da ciascuno in funzione di mille diverse variabili – dalla conoscenza del codice all’enciclopedia più o meno condivisa, dal contesto. Non arrivo a consigliare la lettura dei testi di Charles Sanders Peirce per un’introduzione al concetto di semiosi illimitata; non arrivo neanche al “Cours de Linguistique Générale” di Saussure. Magari potrebbe aiutare un volumetto sempre agevole e piacevole come “Guida all’uso delle parole” di Tullio De Mauro. E’ piccolo, sottile… si può fare.
Al di là di tutto, però, stupisce sempre come la prima reazione sia quella di attaccare, mai di domandarsi se si è potuto fare un errore. Mai. Questi non sbagliano mai. Non valutano neanche l’ipotesi di un errore, piuttosto sono certi della malevolenza altrui. Eppure un passo indietro, un’apertura verso il tema sollevato da studio avrebbe potuto davvero trasformare questa lite in un momento di informazione, di confronto su una serie di luoghi comuni che sono ancora dettati dall’ignoranza.
E invece il commento di Giulia, usciti dalla diretta, è “Ma in fondo che ho detto di male…”.