Gerry Scotti: “Sanremo? Me l’hanno proposto due volte”
Gerry Scotti, ospite da Linus a Il Grande Cocomero, analizza la sua carriera a 360 gradi citando anche quelle volte in cui gli era stata proposta la conduzione del Festival di Sanremo…
Gerry Scotti ha aperto la seconda puntata de Il Grande Cocomero, il programma a base di interviste condotto da Linus nella seconda serata del giovedì sera su RaiDue. Un ospite d’eccezione che si è raccontato a trecentosessanta gradi grazie anche alle domande del conduttore che ha iniziato l’intervista ricordando i loro esordi. Nello specifico ha rievocato il momento in cui i due, ancora quasi alle prime esperienze col mondo dello spettacolo, si dicevano che un giorno o l’altro l’attuale direttore di Radio Deejay avrebbe condotto il Festivalbar, mentre il giudice di Italia’s Got Talent si sarebbe fatto valere sul palco dell’Ariston. Nessuno di loro ha raggiunto il loro sogno, è vero. Ma già che c’è Linus chiede a Scotti se mai ci fosse andato vicino ed ecco la risposta:
Mi hanno accennato di presentare il Festival di Sanremo un paio di volte. Me l’avevano chiesto come se mi stessero dicendo: “Vorresti un caffè?”. La seconda volta sembrava essere una proposta vera e propria ma non si è mai avviata una trattativa reale, checché ne abbiano detto i giornali. Comunque, dire che non mi piacerebbe condurre Sanremo, suonerebbe proprio falso, credo. Ovvio che sarebbe una grande esperienza, ma so che anche quest’anno lo faranno persone che sono in grado di farlo bene, come hanno già dimostrato. Si vede che io lo farò l’anno in cui vorranno farlo male.
Dopo l’ironica chiosa, Scotti ammette di essere finito in tv quando ha capito di non poter andare lontano con la musica, ma pare che questo sogno gli sia sempre un po’ rimasto nel cuore: “Io volevo fare la rockstar, non esserci riuscito è il mio più grande rimpianto”, dice. In compenso la carriera televisiva gli ha decisamente sorriso. Ma non per questo lo zio Gerry sembra aver mai pensato di montarsi la testa. Tanto che, quando Linus gli chiede: “Ti senti il più grande di oggi, o il più piccolo di quelli che ci sono stati?”, risponde:
Assolutamente il più piccolo! Io ho avuto la fortuna di conoscere tutti i grandi conduttori da Corrado a Mike e di migliorarmi grazie ai loro illuminanti consigli. Mi fa ancora ridere pensare a quando Mike mi rimproverava perché non mi mettevo quasi mai la cravatta! Mi diceva: “Ma con tutti i soldi che ti danno, non te ne puoi permettere nemmeno una??”
A questo punto Linus gli chiede conferma (o smentita) della voce per cui il conduttore avrebbe intenzione di ritirarsi allo scoccare dei suoi 60 anni. In effetti, come gli fa notare il padrone di casa de Il Grande Cocomero, non sarebbe la prima volta che si pone un limite di età per la fine della sua carriera:
Guarda, in realtà si diceva che avrei smesso a quarantacinque anni e a quell’età poi, ho solo smesso di bere. A cinquant’anni ho lasciato perdere qualcos’altro (e non capisco perché le signore in studio stiano ridendo ora), e adesso tocca ai sessanta. A dire il vero, diciamo che chi ha ripreso quella notizia, ha messo nel pezzo due parole che avevo detto in modo assolutamente decontestualizzato, quindi quella del mio ritiro una volta raggiunti i sessant’anni è una notizia un tantino “montata”, ecco.
Sia come sia, Scotti che ammette fieramente di non essersi ancora “stufato dei dilettanti allo sbaraglio dopo dieci anni di Corrida e cinque di Italia’s Got Talent” ci tiene, su domanda di Linus, a spiegare anche il motivo per cui gli capiti spesso di emozionarsi in tv:
Mi è venuto il cuore tenero, in mezzo a tutte le altre frattaglie, anche il cuore mi si è intenerito, evidentemente. Ci sono cose nella vita, come la morte dei genitori, che capisci dopo tempo. Il giorno della morte di mia madre sono andato a lavorare, quello della morte di mio padre, pure. Però se sento qualcun altro raccontare un momento del genere, mi ricordo quando l’ho vissuto io e allora sì, mi emoziono anche se sono in tv.
E di emozioni deve avergliene date anche la sua carriera di cui ammette di andare piuttosto fiero (con un unico rammarico, però):
Sono contento di quello che ho fatto, non mi manca quasi nulla. Mi spiace solo di aver abbandonato per ragioni di mercato, la mia esperienza con la sit com d’autore. Mi riferisco a quella con Maria Amelia Monti. Non ho il rimorso del non fatto, ma di quello che non ho più potuto fare.
In compenso, però, il suo lavoro è stato studiato anche all’estero. Pare che la versione italiana di Chi vuol essere Milionario? abbia avuto infatti questo notevole riconoscimento:
Il Milionario in Italia è stato quello più prolifico e che è durato di più come numero di puntate. Sono venuti a vedere dall’America e hanno scoperto che la differenza stava nel dna del presentatore che non si prendeva troppo sul serio. Tanto è vero che adesso in America lo fa un signore grande e grosso come me e pieno di autoironia!
Al momento del congedo dallo studio de Il Grande Cocomero, lo zio Gerry si sente di fare una precisazione:
Ho sorriso molto oggi leggendo in giro dei titoli sensazionalistici sulla mia presenza qui questa sera. Gerry Scotti è andato in Rai, sì. Ma solo per trenta minuti!