Gerry Scotti: “La Rai? Un Blob di Mediaset”
Gerry Scotti è uno che non le manda a dire nelle interviste. Alla vigilia del ritorno di Chi Vuol essere milionario, “dopo un’insidiosa fossa estiva dettata da spavento per la forza mediatica di Europei e Olimpiadi”, la lotta del preserale si fa dura. In realtà il presentatore si è mostrato piuttosto caustico sui risultati della
Gerry Scotti è uno che non le manda a dire nelle interviste. Alla vigilia del ritorno di Chi Vuol essere milionario, “dopo un’insidiosa fossa estiva dettata da spavento per la forza mediatica di Europei e Olimpiadi”, la lotta del preserale si fa dura. In realtà il presentatore si è mostrato piuttosto caustico sui risultati della concorrenza, in un’intervista rilasciata a Libero Quotidiano:
“Se Mediaset è governata dalla politica commerciale, dove chi investe considera gli ascolti alla stregua di cambiali, la Rai si è ridotta a un Blob di Mediaset. Per esempio, hanno visto che il quiz nel preserale va bene e non ci libereremo più dei pacchi. E ancora: ho visto, condotto dal mio amico Fabrizio Frizzi, un programma che mi sembrava la Corrida, adattata alle esigenze del servizio pubblico. Era meglio se la Rai avesse osato qualcosa di diverso. Invece si è accontentata di avere il grande trionfo delle Olimpiadi… Il servizio pubblico ha il canone: almeno su una delle sue tre reti potrebbe osare e non seguire, necessiamente, la nostra politica”.
Il prossimo impegno di Scotti extra-quiz inizia a ottobre con il ritorno di Paperissima. Lo vedremo in prime time fino a dicembre, al venerdì, seguito sotto Natale da un nuovo film tv tratto dalla sitcom con Maria Amelia Monti, Finalmente soli… ricchi e poveri. L’auspicio è di estendere il marchio alla lunga serialità, progetto tuttavia da valutare compatibilmente alla presenza in video quotidiana di Gerry. Detto questo resta un dubbio: che è ne è stato del suo approdo al contenitore domenicale?
“L’esperimento male si conciliava con Paperissima. Tra tutti, il programma più massacrante in termini di tempi e modalità di realizzazione. Per lo Scotti show se ne ripalra in autunno 2009: dalle pieghe dei discorsi con il direttore Massimo Donelli, vedo la concreta possibilità di pensare a un mio show. Diciamo che è un ‘perché no?’ che potrebbe, il prossimo autunno, assumere una consistenza diversa. Siamo più propensi per un pomeriggio domenicale che per la seconda serata. Ogni tanto si fa il mio nome per la conduzione in toto di Buona Domenica… non disdegno l’idea ma fino alla maggiore età di mio figlio i miei direttori di rete sanno che non se ne parla. Mancano ancora tre anni. Poi, chissà: potrei anche rivedere la mia vita e decidere di concentrarmi solo sulla domenica”.
Per vederlo cimentarsi con qualcosa di nuovo, in definitiva, occorre attendere ancora a lungo. Sperando che la monotonia non gli giochi brutti scherzi.