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Gerry Scotti e la frecciatina a Mediaset per lo stop di Caduta Libera durante i Mondiali

Gerry Scotti e la battuta velenosa sulla scelta di Mediaset di mandare in onda su Canale 5 le repliche di Caduta libera durante i Mondiali di calcio

8 Novembre 2022 16:05

In pochi, pochissimi, possono permettersi il lusso di lanciare frecciatine nei confronti dell’azienda per la quale lavorano, senza risultare fuori luogo o impertinenti. Tra questi c’è, dall’alto della sua prestigiosa carriera e della sua conclamata professionalità, Gerry Scotti, tra le icone della televisione nostrana.

E così, nel corso della puntata di ieri di Caduta Libera (3.313 telespettatori, per il 19.38% di share), quando è stato citato lo spin-off de La Ruota della Fortuna, condotto da Mike Bongiorno su Canale 5 nell’estate del 1994 in concomitanza con i Mondiali di calcio in America (quelli che l’Italia perse contro il Brasile ai calci di rigore), zio Gerry si è lasciato andare ad una battuta velenosa rivolta a Mediaset e che i più attenti hanno colto immediatamente: “C’era la buona abitudine di celebrare i grandi eventi internazionali declinando i nostri giochi e i nostri quiz in quel modo (…) Ad esempio potevano farlo anche quest’anno: Caduta Libera Mundial. E infatti manderanno… Una Casa nella Prateria“.

La stoccata di Gerry Scotti si riferisce al fatto che Mediaset ha deciso di non cavalcare l’onda dei Mondiali di calcio in scena tra novembre e dicembre in Qatar (i cui diritti sono stati acquisiti dalla Rai), ma di prevedere in quel periodo una programmazione rimaneggiata-a risparmio. In particolare, Scotti allude alla scelta del Biscione di trasmettere durante i mondiali (al via domenica 20 novembre) le repliche di Caduta libera, che tornerà in onda con le puntate inedite invece soltanto nella primavera del 2023, dopo Avanti un altro di Paolo Bonolis.

Va detto che già da qualche settimana (precisamente dal 15 ottobre scorso) Canale 5 trasmette ogni sabato e domenica le repliche del game di Gerry Scotti. Che non ha perso occasione per manifestare pubblicamente una sorta di amaro fastidio per una strategia di palinsesto che certamente non è valorizzante per un titolo come Caduta libera.