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Gerardo Greco a TvBlog: “Conduttore, corrispondente? Sono e rimango un giornalista”

TvBlog intervista il conduttore di Unomattina Estate 2011 Gerardo Greco

di Hit
pubblicato 4 Luglio 2011 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:19



Da un mese è al timone di Unomattina Estate in compagnia di Georgia Luzi e da dieci anni è corrispondente da New York per la Rai, ospite oggi delle colonne di TvBlog è Gerardo Greco. Partendo dal suo attuale impegno nel mattino della prima rete del servizio pubblico, abbiamo parlato di giornalismo, del tentativo di cambiare il modo in cui viene viene impagnato un programma storico di Rai1 come Unomattina e di come la sua esperienza decennale in America abbia influito in questo processo. Una chiacchierata che passa anche attraverso sue riflessioni su probabili futuri impegni che lo potrebbero vedere protagonista nel prossimo autunno televisivo. Buona lettura.

Com’è stato il salto da corrispondente a conduttore di Unomattina?

“E’ stato un salto in lungo, se vogliamo fare un paragone sportivo. Sono arrivato da New York giusto cinque giorni prima dell’esordio ad Unomattina e l’inizio è stato abbastanza faticoso perché conosco poco i ritmi della televisione italiana. L’idea iniziale era quella di portare i meccanismi della televisione del mattino americana ad 1mattina, ci stiamo ancora lavorando, è un lavoro lungo ma crediamo di essere a buon punto, stiamo cercando di elevare il programma un po’ nei suoi contenuti, riflettendo e mostrando la società dei nostri giorni.”

Questo processo di cambiamento sui contenuti sembra esservi costato qualche punto di share rispetto all’anno passato, cosa ci dici su questo fronte e avete comunque l’appoggio della rete in questa operazione?

“E’ chiaro che quando tu vuoi cambiare un pochino le cose ed elevarne i contenuti, devi mettere in conto di perdere qualche punto di share, che però ti posso dire stiamo già recuperando in queste ultime puntate. Unomattina è un contenitore storico di Rai1 che ha la sua linea, noi stiamo provando a dargli un orientamento più sociale. Ora dobbiamo lavorare ancora di più per tornare ai livelli di audience che ci competono senza scadere nella cronacaccia e senza alleggerire troppo. “

Si era parlato di una tua candidatura ad affiancare Mara Venier alla Vita in diretta, in attesa del ritorno, auspicato da tutti, di Lamberto Sposini, cosa ci puoi dire al riguardo ?

Si era parlato di una tua candidatura ad affiancare Mara Venier alla Vita in diretta, in attesa del ritorno, auspicato da tutti, di Lamberto Sposini, cosa ci puoi dire al riguardo ?

“Già Unomattina è faticosissima, Vita in diretta è una macchina ancora più complessa, è probabile che anche lì ci sia bisogno di un tipo di intervento come quello che stiamo facendo ora ad Unomattina, di riflettere cioè di più sul paese e di come cambia, ma francamente non credo di essere la persona giusta per quel programma. Ci sono delle ipotesi esplorative ma io al momento sono ancora il corrispondente della Rai da New York prestato ad Unomattina. “

Tornato a Roma dopo molto tempo in America, come ti sembra lo stato di salute dell’informazione in Rai ?

“Parlando da uno che fa informazione in Rai lavorando come corrispondente dagli Stati uniti per il Tg2, dico che deve trovare una strada diversa, mostrando di più la società entrandoci dentro con microfoni e telecamere. Parlando del mio lavoro dall’America in questi anni, dopo aver raccontato le guerre, la lotta al terrorismo prima con Bush e poi con Obama, storie forti quindi, ora cerchiamo di raccontare storie apparentemente meno importanti, ma in realtà raccontando le storie delle persone, offriamo uno spaccato della società che ci aiuta di più a capire i tempi che stiamo vivendo, rispetto ai consueti pastoni politici che occupano spesso grande spazio nell’informazione televisiva italiana.”

A proposito di politica, ultimamente la televisione italiana, La7 in primis, vive di questo elemento, cosa ne pensi e negli Stati Uniti quanto si parla di politica in TV?

“La politica nei telegiornali americani non esiste, può esserci come riflessione sulla CNN, ma manca completamente nei grandi telegiornali delle sei. Da noi manca secondo me la capacità di mischiare alto e basso e credo che sia il momento di cambiare il modo di fare informazione e forse si poggia anche su queste basi la scelta della rete per questa nuova Unomattina. Ho visto una forte esasperazione ideologica nella tv, ma al di la del nervosismo politico, oltre alla necessità secondo me di essere più laici e riflessivi, manca proprio il mescolare alto e basso: o tutto molto costume, società, animali, giardinaggio e praterie oppure tutto dibattito politico e polemiche. Una delle positività a mio giudizio della televisione americana è proprio questa contaminazione che nella giusta dose sarebbe bello portare nella televisione italiana e che è poi quello che stiamo tentando di fare ad Uno mattina.”

Si era fatto anche il tuo nome per la poltrona di direttore del Tg2, ti piacerebbe occupare quella posizione ?

“Assolutamente si, il Tg2 è il mio giornale, fatto molto bene da ottimi professionisti, ma in verità nessuno me lo ha proposto, ma ci tengo a dire che il lavoro che faccio di corrispondente dagli Stati Uniti è assolutamente una delle più belle cose che mi potessero capitare.”

E del fatto che il Tg2 è tuttora senza direttore che ne pensi ?

“Essendo uno molto aziendalista, mi piacciono molto le scelte interne che valorizzano le professionalità presenti in azienda. Mi piacciono molto per esempio le scelte fatte per gli interim di De Scalzi prima e di Masi attualmente, ma ovviamente la testata ha bisogno di un direttore a tutti gli effetti e spero fermamente che la scelta definitiva venga fatta all’interno del parco giornalisti Rai.”

Se fossi direttore del Tg2, con quale notizia apriresti l’edizione principale ?

“Ti dico quello che abbiamo fatto noi nella puntata di mercoledì scorso di Unomattina. Abbiamo chiamato il sottosegretario Crosetto e l’onorevole Buttiglione, due personaggi del momento sul fronte politico e li abbiamo fatti discutere, partendo da loro dichiarazioni quali quella ironica su Tremonti di Crosetto e di Buttiglione in cui dice di essere più amatore di Berlusconi, arrivando poi a parlare della finanziaria. Un modo quindi partendo da argomenti più leggeri, di arrivare a cose più importanti come appunto la finanziaria che il governo ha appena approvato.”

Come va con la tua partner Georgia ?

“E’ molto brava, è molto simpatica, proviene poi dai programmi per bambini quindi ha una estrazione molto diversa dalla mia e ha fatto molta gavetta, devo dire che mi trovo molto bene con lei. Ha una grande capacità intuitiva ed un buon carattere. Lei è capace di passare da un talk con Crosetto e Buttiglione, a parlare di giardinaggio, è molto completa, direi cangiante, che in tempi di risparmio in Rai va molto bene. E’ una country girl molto pretty.”

Pregi e difetti del mestiere del giornalista secondo Gerardo Greco

“Il pregio è la capacità di aprirsi la mente, non ti devi mai annoiare, l’assoluta mancanza di questa cosa in un giornalista diventa a mio parere un difetto.”

Cosa ne pensi della questione delle intercettazioni telefoniche pubblicate sui media ?

“In America quello delle intercettazioni telefoniche è un problema che si pone molto meno, nel senso che quelle che non hanno rilievo penale, rimangono chiuse in un cassetto, penso che questa cosa dovrebbe essere portata anche in Italia, l’Italia deve essere raccontata e non ascoltata al telefono.”

Si parlerà nel CDA Rai del prossimo 7 luglio anche della questione della tutela legale per i giornalisti del servizio pubblico, caso portato alla luce negli ultimi tempi dalla vicenda del rinnovo contrattuale di Milena Gabanelli e del suo team di Report, che ne pensi ?

“Io sono per la tutela del giornalista, perché fare questo mestiere diventa sempre più faticoso ed è giusto secondo me che il tuo editore ti tuteli nelle questioni legali, la cosa poi è già insita nell’ordine dei giornalisti.”

Sul tuo futuro cosa vedi, più conduttore o corrispondente ?

“Il conduttore è un lavoro completamente diverso, bisogna impararlo e ci vuole tempo, allo stesso tempo sono contento di fare il corrispondente dagli Stati Uniti. Devo anche dire però che la prospettiva di fare questa cosa con Unomattina mi ha molto divertito ed interessato, soprattutto mi fa conoscere meglio l’azienda dall’interno.”

Al termine di Unomattina ricevi in contemporanea la proposta del direttore di Rai1 Mazza di fare un programma e quella del direttore del Tg2 di tornare al tuo posto a New York, così d’impeto su due piedi quale scegli delle due?

“Probabilmente New York, perché sono attaccato alle tradizioni. Se poi però l’azienda mi dice “vai, smonta, rimonta, crea” allora… Poi devo dire non vedo questa grande differenza fra corrispondente e conduttore, sono e rimarrò sempre un giornalista.”

Grazie a Gerardo Greco per aver accettato il nostro invito ed in bocca al lupo per tutto.

Rai 1