Generazione Giovani diventa un qualunque programma di infotainment
Milo Infante torna con il suo talk show giovanile apportando la novità della diretta, ma la puntata si perde in una discussione confusa sulla violenza con modalità da tribuni delle plebe viste ormai ovunque. Ignorati totalmente i fatti di Caivano
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10.00
Milo Infante saluta i telespettatori rigorosamente in diretta (è una novità) e dà il benvenuto ai sei ragazzi protagonisti in studio, oltre ai due in collegamento.
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10.02
Il conduttore esordisce parlando del caso del liceo Socrate alla Garbatella di Roma, nel quale la vicepreside ha invitato le ragazze a non indossare la minigonna altrimenti avrebbero attirato l’attenzione del prof. Poi si parla di obbligo di mascherina, non sempre rispettato dai coetanei, come dice una ragazza.
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10.05
Infante propone il caso di un ragazzo pestato dal branco per aver difeso una ragazza, con un parallelo sulla vicenda di Willy. Una ragazza dice che ormai picchiarsi è una moda, soprattutto in corso Como a Milano. “Alcune volte se le vanno proprio a cercare”, commenta.
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10.08
Viene trasmesso un filmato “esclusivo”ambientato a Roma nel quale alcuni ragazzi parlano di darsi appuntamento sui social per vere e proprie risse. “Più sangue vedo, più mi viene voglia di menarlo”. Inquietante.
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10.20
Infante: “Dopo il caso Willy ci aspettavamo che non sarebbe accaduto nulla per una settimana, invece guardate cosa è successo”. Si parla di pestaggi settimanali in Darsena a Milano. Vanessa, una delle ragazze in studio: “Si deve cambiare il clima culturale. Queste forze negative devono confluire in qualcosa di costruttivo”. Un’altra ragazza non è d’accordo: “Dov’era lo Stato prima della morte di Willy?”. Ne viene fuori un dibattito disordinato. Per ora Generazione Giovani è un qualunque programma infotainment in versione under 22.
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10.29
Infante: “Ho pregato tutte le sere che il cretino, deficiente che ha insultato il povero Willy sui social venisse preso. Spero che la punizione sia durissima. Io vorrei vedere in faccia queste persone, non si può per la loro incolumità, lo so, è politicamente scorretto”. Milo Infante in versione giustiziere della notte, anzi del mattino, non lo conoscevamo.
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10.35
Infante propone un Daspo per i locali nei confronti delle persone violente anche al di fuori degli stadi “per proteggere i nostri figli”. Infante invita gli utenti dei social a condividere la proposta sui social, anche migliorandola. Va bene tutto, ma se uno di questi violenti ci picchiasse per strada?
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10.38
Piccola discussione tra Rigoldi e Infante. Il sacerdote: “Ci sono già le cure da parte di polizia e carabinieri”. Infante: “Non hanno strumenti”.
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10.46
L’Osservatorio Asaps osserva il 20,6 % in più di aggressioni alla polizia. Ogni tre ore un agente finirebbe al pronto soccorso. Rigoldi: “Ci sono anche tanti ragazzi belli che fanno volontariato”.
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11.00
Rigoldi conclude: “Milano è una delle città più sicure d’Europa”. Meluzzi in 40 secondi chiede la certezza della pena. La prima puntata finisce qui, appuntamento a sabato prossimo.
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10.00
Milo Infante saluta i telespettatori rigorosamente in diretta (è una novità) e dà il benvenuto ai sei ragazzi protagonisti in studio, oltre ai due in collegamento.
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10.02
Il conduttore esordisce parlando del caso del liceo Socrate alla Garbatella di Roma, nel quale la vicepreside ha invitato le ragazze a non indossare la minigonna altrimenti avrebbero attirato l’attenzione del prof. Poi si parla di obbligo di mascherina, non sempre rispettato dai coetanei, come dice una ragazza.
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10.05
Infante propone il caso di un ragazzo pestato dal branco per aver difeso una ragazza, con un parallelo sulla vicenda di Willy. Una ragazza dice che ormai picchiarsi è una moda, soprattutto in corso Como a Milano. “Alcune volte se le vanno proprio a cercare”, commenta.
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10.08
Viene trasmesso un filmato “esclusivo”ambientato a Roma nel quale alcuni ragazzi parlano di darsi appuntamento sui social per vere e proprie risse. “Più sangue vedo, più mi viene voglia di menarlo”. Inquietante.
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10.20
Infante: “Dopo il caso Willy ci aspettavamo che non sarebbe accaduto nulla per una settimana, invece guardate cosa è successo”. Si parla di pestaggi settimanali in Darsena a Milano. Vanessa, una delle ragazze in studio: “Si deve cambiare il clima culturale. Queste forze negative devono confluire in qualcosa di costruttivo”. Un’altra ragazza non è d’accordo: “Dov’era lo Stato prima della morte di Willy?”. Ne viene fuori un dibattito disordinato. Per ora Generazione Giovani è un qualunque programma infotainment in versione under 22.
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10.29
Infante: “Ho pregato tutte le sere che il cretino, deficiente che ha insultato il povero Willy sui social venisse preso. Spero che la punizione sia durissima. Io vorrei vedere in faccia queste persone, non si può per la loro incolumità, lo so, è politicamente scorretto”. Milo Infante in versione giustiziere della notte, anzi del mattino, non lo conoscevamo.
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10.35
Infante propone un Daspo per i locali nei confronti delle persone violente anche al di fuori degli stadi “per proteggere i nostri figli”. Infante invita gli utenti dei social a condividere la proposta sui social, anche migliorandola. Va bene tutto, ma se uno di questi violenti ci picchiasse per strada?
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10.38
Piccola discussione tra Rigoldi e Infante. Il sacerdote: “Ci sono già le cure da parte di polizia e carabinieri”. Infante: “Non hanno strumenti”.
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10.46
L’Osservatorio Asaps osserva il 20,6 % in più di aggressioni alla polizia. Ogni tre ore un agente finirebbe al pronto soccorso. Rigoldi: “Ci sono anche tanti ragazzi belli che fanno volontariato”.
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11.00
Rigoldi conclude: “Milano è una delle città più sicure d’Europa”. Meluzzi in 40 secondi chiede la certezza della pena. La prima puntata finisce qui, appuntamento a sabato prossimo.
Non che originariamente Generazione Giovani brillasse per originalità, ma le novità apportate da Milo Infante per questa nuova edizione come la diretta e i collegamenti con l’esterno hanno trasformato il talk show giovanile del weekend di Rai2 in un qualunque programma di infotainment.
Per questa prima puntata il conduttore ha proposto come argomento ai suoi otto protagonisti tra i 16 e i 22 anni (sei in studio, due in collegamento a causa delle resitrizioni per coronavirus) l’escalation di violenza tra i giovani, dall’episodio di Willy Monteiro passando per la moda dei pestaggi che sarebbero diventati un trend in città come Milano e Roma. Incredibile tuttavia come sia stato completamente ignorato il terribile caso di transfobia ai danni di Ciro ma soprattutto la morte della sua fidanzata Maria Paola ad opera del fratello.
Se lo psichiatra Alessandro Meluzzi in questa narrazione ci sguazza, il buon Don Gino Rigoldi, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano, prova a rintuzzare Infante ogni volta che questi si trasforma in un tribuno del popolo, con una conduzione decisamente sopra le righe (soprattutto quando dice di aver pregato per l’arresto del 23enne che ha insultato Willy sui social). Il dibattito tra i giovani risulta troppo confusionario.
Generazione Giovani: anticipazioni puntata 19 settembre 2020
Dopo aver ricoperto la carica di vicedirettore di Rai1, Milo Infante si appresta a tornare in video con Generazione Giovani, talk show che ha già condotto qualche mese fa. Lo farà su Rai2 a partire dalle 9.55 e TvBlog seguirà in diretta la prima puntata.
Otto ragazzi tra i 16 e i 22 anni dibatteranno con il conduttore – al timone da fine ottobre anche di Ore 14 – su integrazione, razzismo, omofobia, bullismo, sicurezza stradale, in modo tale da far emergere sul piccolo schermo uno spaccato della realtà giovanile, non sempre rappresentata dalla televisione, almeno quella generalista.
Tra gli ospiti della prima puntata il cappellano del carcere Beccaria di Milano Don Gino Rigoldi lo psichiatra Alessandro Meluzzi.
Generazione Giovani: dove seguirlo
Generazione Giovani va in onda su Rai2 alle 9.55 ma è disponibile anche in livestreaming su Raiplay e al termine della messa in onda in streaming sullo stesso portale.
Generazione Giovani: Second Screen
Generazione Giovani dispone del canale social Twitter @GiovaniRai2.
Il programma ha anche un account Instagram, @generazionegiovanirai.
Presente infine il canale Facebook, @GiovaniRai2.