Generazione Giovani chiude. Milo Infante: “C’è dispiacere, non vedo un motivo…”
Milo Infante non nasconde il dispiacere per la chiusura di Generazione Giovani.
Voluto da Andrea Fabiano, chiuso da Carlo Freccero: Generazione Giovani, il programma della domenica mattina che dà voce ai giovani, chiude i battenti. La prima puntata è andata in onda domenica 21 ottobre, l’ultima il 17 marzo. Il conduttore Milo Infante, che è stato anche l’ideatore del programma, non ha nascosto la delusione:
“Questo è l’ultimo momento in cui i nostri ragazzi potranno dire la loro. A me dispiace molto perché Generazione Giovani è nato da un incontro con l’ex direttore di Rai2 Andrea Fabiano, che ha creduto in questo progetto ovvero nel tentare di far parlare per la prima volta in questi anni dei ragazzi. La soddisfazione di aver fatto questo programma è enorme. Ora c’è un po’ di dispiacere perché quando si spengono le voci dei ragazzi, la domanda è: dove e come potremo ancora sentire questa foresta che cresce invece del solito albero che cade e che fa tanto rumore? Io, ragazzi, spero di rivedervi presto. Non so dove, non so come. Spero che la televisione vi dia la possibilità di raccontarvi e ai genitori di ascoltare le vostre parole”.
Le ultime due puntate del programma, in onda su Rai2, avevano raccolto circa 290.000 spettatori e il 3.5% di share. Sui social, Infante ha aggiunto:
“Mi mancheranno i ragazzi di Generazione Giovani, le loro voci, le loro idee libere di esprimersi. Mi mancherà la loro voglia di essere finalmente protagonisti e non macchiette, ascoltati e non giudicati da un mondo degli adulti e da una televisione che si ricorda di loro solo quando c’è da criticarli o ridicolizzarli. A tutti coloro che in queste ore hanno espresso rammarico per la fine di Generazione Giovani posso solo dire, da genitore prima ancora che da giornalista, che il più dispiaciuto sono io. E a chi si è chiesto per quale motivo non abbiamo proseguito in questa avventura… beh, con la mia consueta diplomazia posso solo rispondere che non vedo un motivo, nemmeno uno, perché un programma come Generazione Giovani non debba essere in palinsesto per tutto l’anno. Magari in diretta e in una fascia oraria dove i ragazzi siano svegli e possano così seguire il programma magari confrontandosi con i loro genitori. Grazie a chi ci ha seguito e imparato a volerci bene”.